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24 Ore di Daytona 2021: cosa ci ha lasciato?

24 Ore di Daytona 2021: cosa ci ha lasciato?

La 24 Ore di Daytona si è conclusa ieri sera, ma cosa ci ha lasciato? La prima cosa certa è che la 24 ore di Daytona passa ufficialmente attraverso Wayne Taylor Racing.

La Konica Minolta Acura numero 10 ha preso il comando a poco meno di 30 minuti dalla fine e non si è mai voltata indietro, sopravvivendo a un ultimo attacco, in ritardo, della Cadillac Chip Ganassi numero 01. La Acura, il marchio di autovetture premium Honda, è riuscita così a vincere il terzo Rolex 24 consecutivo con Wayne Taylor Racing e il quarto dal 2017.

Il team n. 48 Cadillac DPi di Jimmie Johnson è arrivato secondo nell’ottava 24 ore di Daytona del sette volte campione NASCAR. Le tre vittorie consecutive complessive del WTR pareggiano quelle ottenute dal team Ganassi dal 2006 al 2008.

Ganassi si fa soffiare la vittoria

Filipe Albuquerque ha portato l’Acura n. 10 al comando dopo un pit-stop da due gomme a meno di 30 minuti dalla fine, ma Renger van der Zande, con quattro gomme nuove, ha recuperato velocemente con la sua Ganassi Cadillac, arrivando a un secondo dal suo avversario quando mancavano 10 minuti alla fine. Il divario si è ridotto a quasi mezzo secondo tre minuti dopo, quando all’improvviso van der Zande si è tuffato nella corsia dei box con una gomma posteriore destra a terra, concludendo  così la possibile rimonta e consegnando a Taylor la sua terza vittoria consecutiva alla 24 ore di Daytona.

 

Van der Zande, che alla fine è arrivato quinto, aveva vinto gli ultimi due Rolex 24 proprio con Wayne Taylor Racing, e stava lottando per la sua terza vittoria assoluta consecutiva.

24 Ore Di Daytona 2021
Chip Ganassi, la foratura che ha causato il disastro.

“Potevo quasi vedere i suoi occhi nel mio specchietto retrovisore, era così arrabbiato per quanto gli è successo – ha detto Albuquerque con una risata – Era più veloce di me, ma una cosa è prendere qualcuno e un’altra è passarlo. Stava spingendo forte. Sono stato fortunato che abbia avuto una foratura però. Congratulazioni a Chip Ganassi, è stato uno spettacolo incredibile. È stata la gara più difficile della mia vita”.

L’Acura è nella storia

Wayne Taylor Racing ha vinto la 24 Ore di Daytona 2017 con la Cadillac al suo primo tentativo dopo il cambio marca e lo ha fatto di nuovo con la Acura domenica. Il team ha annunciato lo scorso autunno che sarebbe passato a un’Acura per questa stagione e non ha nemmeno iniziato i test fino a due settimane fa a Sebring.

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La Acura ha fatto al storia con Wayne Taylor Racing – Crediti: NIGEL COOK/NEWS-JOURNAL

Gli ex piloti Penske Helio Castroneves, Ricky Taylor (figlio di Wayne) e Alexander Rossi hanno tutti guidato una Penske Acura in precedenza prima di unirsi ad Albuquerque nel WTR n. 10 di questa stagione.

Taylor e Castroneves hanno vinto il campionato assoluto la scorsa stagione per Penske.

“Non posso ringraziare abbastanza Wayne per aver riunito questo gruppo”, sono state le parole di Castroneves, tre volte campione di Indy 500, alla fine della corsa.

Mentre i tre ex piloti Penske hanno portato l’esperienza, Taylor ha detto che la chiave era Albuquerque.

“Abbiamo sempre saputo che era quello che volevamo nella nostra macchina (alla fine) – ha dichiarato Taylor. “Non potevamo chiedere un compagno di squadra migliore. Aveva tutta la pressione del mondo su di lui e l’ha presa come un campione”.

La elasticità della Mazda

La Mazda n. 55, pilotata da Jonathan Bomari, Harry Tincknell e Oliver Jarvis, è stata la sorpresa di questa 24 ore di Daytona. I tre piloti hanno affrontato forse più avversità di qualsiasi altra squadra durante la gara e hanno comunque portato a casa un terzo posto assoluto.

Jarvis ha avuto un problema a innestare la prima marcia durante la fase di riscaldamento iniziale e non è riuscito a far scendere la vettura sulla griglia di partenza prima della bandiera verde.

Quando finalmente si è messo in moto, il team ha dovuto iniziare la gara in coda alle 49 auto. A peggiorare le cose, hanno dovuto scontare una penalità per eccesso di velocità nella corsia dei box durante il primo pit-stop e si sono ritrovati dietro di tre giri.

Dopo essersi riorganizzati durante la notte, i tre si sono fatti strada in modo deciso attraverso il circuito riprendendo un giro e, infine, superando il leader e gli altri due attraverso i wave-around. Questo ha permesso al team Mazda di vedere la bandiera a scacchi e di classificarsi terzi nonostante tutte le avversità.

L’inutile lotta della #31 di Chase Elliot

La Cadillac numero 31 partiva in pole position, dopo aver dominato il ROAR dello scorso fine settimana, vincendo la gara di qualificazione di 100 minuti e facendo da capofila alle 49 vetture scese in pista sabato.

L’Action Express DPi è rimasta davanti per la maggior parte delle prime tre ore con Felipe Nasr al volante, ma una strategia sbagliata durante i due regimi di bandiere gialle, ha portato indietro la squadra che ha poi dovuto inseguire per le restanti 20 ore.

Chase Elliott, alla sua prima 24 ore di Daytona, ha preso il posto di Nasr mentre l’auto era al settimo posto e ha colpito un cordolo all’inizio della sua corsa. La vettura ha faticato a recuperare la forma per gran parte della gara e alla fine è arrivata ottava, a quattro giri di ritardo dopo che anche il cambio ha dato problemi durante la domenica mattina.

Elliott, il campione in carica della NASCAR, ha detto di essere migliorato man mano che la gara andava avanti e ha corso altri tre stint dopo l’inizio difficile.

“È un vero peccato – ha dichiarato il copilota Mike Conway dopo che la trasmissione è saltata – Pensavo che avremmo avuto la possibilità di essere lì alla fine per lottare per questo, ma non è  andata così”.

Il dominio delle Corvette

Le due Corvette in campo hanno dominato la classe GTLM, guidando la maggior parte dell’evento e vincendo la prima 24 ore di Daytona per la Chevrolet dal 2016.

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La Corvette n. 3 vincitrice della categoria GTLM

Il team n. 3 di Antonio Garcia, Jordan Taylor e Nicky Catsburg è arrivato primo mentre la sorella n. 4 con Nick Tandy, Tommy Milner e Alexander Sims ha ottenuto il secondo posto.

Taylor e Garcia avevano vinto a Daytona già la scorsa estate quando la IMSA ha ripreso la sua stagione ritardata dal coronavirus il 4 luglio con WeatherTech 240.

“Fare una doppietta con la Corvette è stato fantastico – ha dichiarato Taylor, il fratello di Ricky e l’altro figlio di Wayne – Tommy ha fatto una corsa perfetta e pulita, il che è stato fantastico.”

Taylor ha superato Milner nell’ultima ora e ha tenuto a bada il suo compagno di squadra per il resto della gara. Il risultato di questa 24 ore di Daytona è stato memorabile per la famiglia Taylor.

“Siamo fortunati a fare quello che stiamo facendo  – le parole di Ricky Taylor su suo fratello – Vedere Jordan vincere nella classe GTLM, è come vivere un sogno”.

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