Ali Abdelaziz è arrabbiato con l’Ultimate Fighting Championship per non aver concesso la title shot a Magomed Ankalaev, suo assistito.
La divisione al limite delle 205 libbre da ormai quasi un anno vede il brasiliano Alex Pereira come campione del mondo. ‘Poatan’ sta riscuotendo un grande successo tra i fan non solo per il suo stile di combattimento giudicato spettacolare, ma anche per il personaggio che si è creato, tanto che viene considerato il volto della UFC odierna.
Tuttavia, fa molto discutere il fatto che la UFC non abbia ancora concesso la title shot al russo Magomed Ankalaev, fighter imbattuto da ormai 12 incontri.
Alex Pereira protetto dalla UFC secondo Ali Abdelaziz
Ali Abdelaziz nel corso di un intervista con ‘ESPN’ ha detto che la strada per il titolo di Magomed Ankalaev somiglia a quella effettuata da altri due assistiti come Khabib Nurmagomedov e Kamaru Usman:
“Ci sono alcuni fighter che prima di arrivare al titolo devono percorrere una lunga strada, guarda Khabib e guarda Usman. Poi, quando sono campioni, sono semplicemente devastanti. Questo è il tipo di cammino che sta percorrendo Ankalaev”.
Abdelaziz – manager anche del nostro Marvin Vettori – sbotta per la mancata title shot al suo fighter: “È semplicemente una caz***a non dare la title shot ad un combattente che ha battuto tutti quanti. Lui è il miglior light heavyweight al mondo. Lo so io, tu e pure la UFC”.
Il motivo per cui Dana White e co non concedono la title shot ad Ankalaev è, secondo Ali Abdelaziz, per proteggere Alex Pereira: “Ho grande rispetto per Alex, è un fighter sempre pronto a combattere ed entra nell’ottagono frequentemente. Tuttavia, lo scontro con Magomed è inevitabile, dovrà accadere nel 2025”.
Prima di affrontarsi, Alex Pereira e Magomed Ankalaev dovranno vincere i loro rispettivi combattimenti. Il brasiliano lotterà a UFC 307 per cercare di difendere il titolo dall’assalto di Khalil Rountree Jr, mentre il russo salirà nella gabbia a UFC 308 contro Aleksandar Rakic.
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