L’ambasciata italiana fa chiarezza in merito al giornalista italiano risultato positivo al Covid dopo il volo a bordo con gli azzurri.
A parlare, per l’ambasciata italiana, è stato l’ambasciatore d’Italia a Tokyo, Giorgio Starace, a mettere al corrente la stampa italiana sul caso del giornalista accreditato ai Giochi olimpici di Tokyo atterrato ieri. A bordo del volo Alitalia, proveniente da Roma Fiumicino, c’erano anche diversi atleti azzurri, tutti sbarcati con la documentazione sanitaria in regola. “Il giornalista quando era partito aveva un regolare tampone negativo – ha precisato il diplomatico -. Stiamo seguendo la cosa con attenzione. La persona vicina a lui è stata testata e non è risultata positiva al Covid”.
In merito ai Giochi olimpici che cominceranno il 23 luglio, Starace ha offerto qualche dettaglio in più: “Seguiamo la questione con estrema attenzione, la persona è stata posta in isolamento e presenta solo lievi sintomi. La persona più vicina al lui – ha continuato il diplomatico – è stata sottoposta a test e risulterebbe negativo”.
Quelli dell’ambasciata italiana non sono gli unici in ansia
L’ambasciata italiana conferma dunque un pre-inizio con il fiato sospeso, ma non solo per gli azzurri. In isolamento ci sono anche sei atleti e due membri dello staff della squadra britannica di atletica leggera per aver avuto “contatti stretti’ con un passeggero, poi risultato positivo, del volo che ha portato il team da Londra a Tokyo.
Un portavoce del comitato olimpico della Gran Bretagna ha confermato la notizia, precisando che “ora gli otto componenti del nostro gruppo osserveranno il periodo di isolamento nelle loro stanze del centro di allenamento dove ci stiamo preparando”.
Il portavoce ha poi precisato che il passeggero “non ha nulla che vedere con la nostra delegazione” e che tutto il gruppo di team UK è risultato negativo ai test effettuati dall’arrivo in Giappone, comprese le otto persone che adesso sono in quarantena, “ma ci atterremo strettamente al protocollo sanitario e alle indicazioni che ci sono state date, con la supervisione dello nostro staff medico guidato dal dottor Niall Elliott“.
Gli organizzatori dei Giochi olimpici di Tokyo hanno insistito sul fatto che il Villaggio Olimpico è “un posto sicuro dove stare”, mentre crescono i timori di un cluster di coronavirus. Due calciatori sudafricani e un analista video sono risultati positivi al coronavirus e altri 21 atleti e membri dello staff della delegazione sudafricana sono stati designati come contatti stretti. Ma gli organizzatori dei Giochi hanno minimizzato il rischio affermando che finora non ci sono stati eventi “significativi”.
In attesa di ulteriori novità, sia da parte dell’ambasciata italiana che dagli altri protagonisti di Tokyo 2020, vi invitiamo a rimanere connessi su The Shield Of Sports.