Amy Richardson, star internazionale del bodybuilding, è venuta a mancare nelle ultime 24 ore all’età di 49 anni.
Ella aveva iniziato la sua carriera da professionista solo nel 2021, partecipando a diverse competizioni da professionista organizzata dalla IFBB. Con un passato nell’esercito, la Richardson si era fatta notare nella grande competizione già dal suo debutto, con il 4° posto ai Masters Over 45 di Pittsburgh.
Sono seguiti non pochi riconoscimenti nell’annata successiva, su tutti il 2° posto ai Master’s World Pro dello scorso anno (Masters Over 40) e i due posti in Top 10 al Lenda Murry Savannah Pro dello stesso anno (9° posto nel Women’s Physique Open e 4° posto ai Masters Over 40).
Ella era anche una sollevatrice pesi professionista tesserata presso l’American Powerlifting Federation e il World Powerlifting Congress.
Come è morta Amy Richardson?
Non sono ancora chiare le cause esatte della morte di Amy Richardson, ma il suo stato di salute ha cominciato a peggiorare costantemente dopo il weekend di Mister Olympia 2022. Durante le vacanze natalizie, aveva contratto l’influenza e una polmonite, e successivamente un’erezione cutanea sul suo corpo, come ha riportato in due post pubblicati sui suoi social.
Nell’ultima settimana aveva pubblicato altri due post dall’ospedale nel quale era ricoverata, per ringraziare parenti e amici per i regali e l’affetto mostrato in quest’ultimo periodo.
Tra i primi a riportare la notizia vi è la CJ’s Elite Competition Suits, seguita da altri nomi importanti nel bodybuilding come il leggendario Lee Haney.
Lo staff di The Shield Of Sports esprime le sue più sincere condoglianze ai familiari e agli amici della bodybuilder americana.
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