Antonio Giovinazzi: alla vigilia dell’ePrix di Roma ha voluto parlare della differenza tra guidare una monoposto di Formula E e una di Formula 1.
Il pilota pugliese di Martina Franca è alla sua prima stagione in carriera nel campionato mondiale di Formula E al volante della Dragon Penske.
I primi appuntamenti del mondiale non hanno regalato a Giovinazzi i risultati sperati alla vigilia a causa di varie sfortune e soprattutto dal fatto che l’ex pilota Alfa Romeo deve ancora adattarsi al meglio alle vetture elettriche di Formula E.
Antonio Giovinazzi: “F1 e FE sono sue sport completamente diversi”
Per Antonio Giovinazzi mancano meno di 48 ore al suo primo ePrix di “casa” sul circuito cittadino situato nel quartiere EUR di Roma (clicca QUI per vedere l’anteprima completa) e ha voluto parlare delle differenze tra la serie elettrica e la ben più nota Formula 1.
“Quando sono passato dalla Formula 1 alla Formula E mi ha stupito il fatto che siano due sport completamente diversi. L’ho capito appena salito su una vettura di FE.
Non hai carico aerodinamico, tutto è differente in frenata e l’unico suono che si sente è quello del vento e dei cordoli. L’aspetto positivo è che i ritmi sono serrati e non c’è il tempo di deconcentrarsi.
Sulla macchina elettrica lo sforzo fisico è minore ma quello mentale maggiore: devi fare dei calcoli sull’energia che stai usando, meno male che a scuola ero bravo in matematica e la cosa mi aiuta. La mancanza del rumore è un fattore a cui mi devo ancora abituare.”
Roma è sempre una buona idea. Noi siamo pronti, io non vedo l'ora 🇮🇹❤️
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Less than a week and we are back on track. I can’t wait to race in the eternal city 💪#ABBFormulaE #AG99 #tuttipazzipergiovinazzi pic.twitter.com/VmRPJjJ5BF— Antonio Giovinazzi (@Anto_Giovinazzi) April 2, 2022
E per far capire di più la differenza tra le due serie, Antonio Giovinazzi ha voluto fare un paragone con l’attuale campione de mondo di Formula 1 Max Verstappen.
“Se un Verstappen può vincere subito? Non funziona così. O almeno mi sorprenderebbe molto“.