Gli Atlanta Falcons si aggiudicano il secondo Monday Night Football della stagione vincendo allo scadere per 22 a 21 contro i Philadelphia Eagles.
Con 1:40 da giocare le probabilità di vittoria di Philadelphia superavano il 99% secondo i sistemi integrati della NFL di Next Gen Stats per l’analisi dettagliata . Gli Eagles si trovavano infatti sulle 10 yard degli Atlanta Falcons – rimasti sprovvisti di timeout – pronti a giocarsi un terzo tentativo con tre yard da guadagnare.
Un drop su un lancio elementare di Saquon Barkley ha, in primo luogo, costretto gli Eagles al field goal, in secondo, fermato il tempo, concedendo 40 secondi preziosissimi alla rimonta di Atlanta. Con ogni probabilità Barkley avrebbe guadagnato agilmente il primo down che sarebbe valso la partita.
Come hanno giocato gli Atlanta Falcons il Monday Night?
Male. La verità è che gli Atlanta Falcons hanno disputato una partita sulla falsariga del loro debutto contro i Pittsburgh Steelers. Delle 241 yard lanciate da Kirk Cousins, 70 (ovvero quasi un terzo) sono arrivate nel drive finale, valso la vittoria ai Falcons.
I Falcons hanno però corso discretamente, collezionando 152 yard, principalmente con Bijan Robinson (18 tocchi complessivi per lui per 123 yard) e Tyler Allgeier.
In difesa, invece, Atlanta ha subito il gioco di corsa di Philadelphia, capace di guadagnare 186 yard (95 Barkley, 85 Hurts e 6 Gainwell). Gli Eagles non sono tuttavia riusciti a capitalizzare, complici le 9 penalità, pur tenendo palla per oltre 10 minuti in più degli avversari
Molto meglio si è comportata la secondaria degli Atlanta Falcons che è riuscita ad arginare un attacco aereo orfano di AJ Brown e che vede Jalen Hurts faticare dalla metà dello scorso anno.
Hurts non ha mai cercato dei lanci oltre le 20 yard, salvo nell’ultimo drive della gara in cui, con una manciata di secondi da giocare e il disperato bisogno di un big play, ha tentato di colpire profondo Devonta Smith con un lancio finito nelle mani di Jessie Bates.
Per gli Eagles la sconfitta può essere il campanello d’allarme che l’anno scorso arrivò troppo tardi, impedendo di sistemare le grosse falle del team. L’attacco ha indubbiamente talento ma attualmente non sembra toccare i potenziali picchi per colpa proprio di Jalen Hurts.
Ripensare, almeno in parte, il sistema offensivo potrebbe mettere Hurts nelle condizioni di performare sui livelli visti nel 2022, quando finì la stagione tra i 5 candidati al premio di MVP e portò gli Eagles fino al Super Bowl.
Per gli Atlanta Falcons, invece, una vittoria insperata li salva dall’abisso di una partenza da 0-2 offrendo dell’ossigeno a Raheem Morris proprio nel momento di maggior bisogno.
Atlanta non appare una squadra costruita con metodo, Cousins non sembra a proprio agio e i fattori potrebbero essere molteplici: rientra da un grave infortunio che potrebbe dargli dei fastidi, il sistema di gioco nuovo, lo scarso feeling con i compagni o forse un mix di tutto quanto.
Atlanta deve rimettersi subito in carreggiata, e la vittoria con gli Eagles può aiutare, per non perdere il passo di Buccaneers e Saints, reduci da due settimane sprint.
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