UFCMMA

Cain Velasquez parla per la prima volta del suo crimine

Cain Velasquez parla per la prima volta del suo crimine

Cain Velasquez è a pochi giorni dalla sentenza che deciderà il suo futuro e ha deciso di commentare il crimine da lui commesso tre anni fa.

L’ex campione dei pesi massimi UFC aveva inseguito, speronato con il proprio pick-up e, infine, bersagliato con alcuni colpi di pistola, un’auto sulla quale viaggiava la famiglia Goularte.

I Goularte erano i gestori dell’asilo frequentato dal figlio di 4 anni dell’ex fighter e il figlio della signora Patricia, Henry Goularte, si era reso protagonista di alcune molestie nei confronti del bimbo a fronte delle quali Cain Velasquez aveva deciso di farsi giustizia da sè.

I colpi di pistola erano stati esplosi in pieno giorno nella provincia californiana di San Josè mettendo a repentaglio la sicurezza di tuttta la comunità dell’area e ferendo ad un braccio il padre di Goularte e, pertanto, la Corte aveva dichiarato l’atleta pericoloso e l’aveva detenuto a lungo in attesa di processo.

Cain Velasquez si dichiara pentito

Nel suo primo commento pubblico sui fatti, Cain Velasquez, ai microfoni del podcast di Kyle Kingsbury, sua ex compagna di palestra, ha ammesso i propri errori:

Posso dire che, per quanto mi riguarda, ritengo che il modo in cui ho gestito la vicenda non fosse il modo giusto“, ha dichiarato l’ex campione “Non possiamo farci giustizia da soli… Mi sono già dichiarato colpevole, quindi riceverò una condanna. So cosa ho fatto, e so che quello che ho fatto è stato molto pericoloso per altre persone”

“Non solo per le persone coinvolte nei fatti, ma anche per le persone innocenti. So cosa ho fatto e sono disposto a fare tutto il necessario riparare al danno Qualunque cosa la corte ritenga giusta, mi ci assoggetterò a testa alta e non darò la colpa a nessuno. Sono stato io a farlo e a reagire in quel modo.

Il team legale di Cain Velasquez, che inizialmente si era dichiarato non colpevole, ha deciso di patteggiare ammettendo le proprie colpe in cambio, probabilmente, di una pena più mite che dovrebbe essere pronunciata dalla Corte già oggi pomeriggio.