Il WEC ha presentato il suo calendario ufficiale per la prossima stagione. Diamo un occhio alle tappe e alle rispettive date!
Ci troviamo ora nel pieno della seconda metà del Campionato Mondiale di Endurance 2025. Dopo la 24 ore di Le Mans andata in scena lo scorso fine settimana, la Ferrari è sulla strada giusta per poter provare a vincere il titolo costruttori.
Abbiamo avuto modo di vedere finora come si sono comportati i partecipanti sulle tappe finora archiviate di questo campionato, anche e soprattutto rispetto agli anni passati. Ciò ci ha fatto anche conoscere meglio i vari circuiti, le loro caratteristiche tecniche e quali di questi risultano tra i più difficili.
Ma cosa cambierà il prossimo anno in fatto di tappe? Andiamo a scoprirlo.
Quali saranno le gare del WEC 2026?
Le 8 gare previste per il WEC nel 2026 saranno le stesse presentate per quest’anno.
Si comincerà con la 1812 km del Qatar a marzo, seguito dalla 6 ore di Imola ad aprile, e si concluderà con la 8 ore del Bahrain a novembre.
Diamo un occhio più attento a ciascuna di queste tappe, alle loro date e alle caratteristiche.
Prologo e 1812 km del Qatar – 22/23 e 28 marzo
Anche nel prossimo anno, il WEC partirà dal Losail International Circuit in Qatar, lungo 5,4 km. Questa volta, non si partirà a fine febbraio, ma a fine marzo.
Grazie al prologo, le varie squadre, sia di categoria Hypercar che WEC hanno modo di testare le vetture in prossimità dell’opener di campionato, e di darci una prima impressione su come potrebbe appunto andare quest’ultimo, se non appunto l’intera stagione.
Nell’ultima edizione, abbiamo assistito a una serie di errori, incidenti e penalità in entrambe le categorie, specie nei momenti in cui si è creato un forte traffico in pista.
La sabbia fuori pista può spesso essere causa di enormi rischi, e anche la temperatura può mettere in difficoltà l’auto e la durabilità delle gomme, ma il percorso in sé sull’asfalto si presenta bene, con 16 curve fluide collegate da brevi rettilinei e un rettifilo di circa 1 km, dove spesso avvengono importanti fasi di sorpasso.
6 ore di Imola – 19 aprile
Nonostante la tappa di Imola sia fuori dal calendario della prossima stagione di F1, gli appassionati italiani di motorsport possono rimanere tranquilli sulla gara endurance nello stesso circuito.
Questa tappa di quasi 5 km si presenta già abbastanza difficile e molto tecnica, soprattutto con il dislivello presente e le frenate piuttosto impegnative. Una difficoltà in progressivo aumento, se contiamo anche l’intromissione del maltempo, sempre dietro l’angolo.
Tappa difficile anche per quanto riguarda la visibilità in pista sulle curve strette e sulla guida nei limiti consentiti. Essa è infatti una delle tappe WEC in cui si corre maggiormente il rischio di sanzioni.
6 ore di Spa-Spa-Francorchamps – 9 maggio
La gara belga a Stavelot è stata terreno di dura prova per molti, soprattutto per la Ferrari.
Basta pensare all’incidente di Giovinazzi a bordo della #51 all’altezza dell’Eau Rouge durante le prove, e non è stato il solo di tutto il weekend, considerando che parliamo di uno dei punti più critici di tutto il circuito. Anche Blanchimont e Pouhon mettono alla prova i partecipanti.
Nel complesso, il percorso di 7 km circa, che come Imola si presenta molto condizionato dal meteo del momento, è noto per le sue curve e per il rettilineo del Kemmel, dove le macchine arrivano a superare i 300 km/h.
24 ore di Le Mans – 13/14 giugno
La gara più importante di tutto il WEC, nonché una delle più storiche nel mondo del motorsport, che accoglie anche vetture di altre competizioni endurance. Inoltre, è l’unica gara del campionato in cui rivediamo la categoria LMP2.
Recentemente archiviata con la vittoria della Ferrari #83, è una gara che vanta poche curve ma impegnative, su tutte Mulsanne.
In più, uno dei piatti forti è il rettilineo di Hunaudieres, che permette alle vetture di effettuare grandi scatti e di compiere importanti sorpassi.
6 ore di Sao Paulo – 12 luglio
Le gare in Qatar e in Italia non sono le uniche inserite o reinserite nel calendario WEC a partire dallo scorso anno. Anche il Brasile ha infatti ripreso ad accogliere la celebre competizione Endurance all’Autódromo de Interlagos a Sao Paulo.
Il circuito, lungo 4,3 km e con 15 curve, si presenta piuttosto tortuoso, e in alcuni tratti un circuito vecchia scuola per la difficoltà dei piloti nelle uscite, e non solo. La prima curva è appunto la Curva S dedicata ad Ayrton Senna.
Una delle parti più difficili, che incide sulle prestazioni, è la serie di curve tra la sesta (la Ferradura e la Juncao).
Lone Star Le Mans – 6 settembre
Dopo una pausa estiva di quasi 2 mesi, il WEC resta ancora in continente americano per la Lone Star Le Mans, una 6 ore speciale nello Stato del Texas.
Il Circuito delle Americhe di circa 5 km e mezzo lo conosciamo abbastanza bene, soprattutto per i Gran Premi della Formula 1 e della MotoGP.
Come nel caso della gara in Qatar, esso è soggetto al problema delle alte temperature, che può mettere a rischio la prestazione delle gomme, se non della macchina in generale. La prima parte si presenta piuttosto tecnica, ma la seconda è quella più difficili, con curve strette che rendono rischiose le fasi di sorpasso e di doppiaggio.
6 ore del Fuji – 27 settembre
Settembre è il mese in cui il Campionato Endurance presenta più di una gara.
La tappa giapponese presso la Fuji Speedway è spesso descritta come una delle più difficili dell’intero campionato. Nonostante il rettifilo più lungo del campionato, da 1,5 km, il percorso si presenta molto preciso e tecnico dalla prima alla sedicesima curva.
La curva 1 e la curva 10, quest’ultima in particolare, sono i punti in cui è importante la modalità di frenata per evitare rischi maggiori.
8 ore del Bahrain – 7 novembre
Il WEC si chiuderà anche il prossimo anno con l’unica tappa a 8 ore del calendario, presso il Bahrain International Circuit, lungo quasi 5 km e mezzo e con 15 curve. L’ultima edizione del finale di stagione, ricordiamo, venne vinto dalla Toyota, la quale poté superare la Porsche in classifica di 2 soli punti e vincere il titolo costruttori.
Dopo quanto successo lo scorso autunno, non sottovalutiamo l’importanza di questa corsa, che può ribaltare molte carte in tavola per il campionato in chiusura.
Anche il tracciato di Shakir, come la nemesi in Qatar, si presenta sotto aspetto desertico e lungo. Qui, però, oltre alla temperatura, va tenuto d’occhio lo stato dell’asfalto, che può rendere difficoltosa la gara per molti.
Ricordiamo inoltre che dopo la gara finale ci saranno anche i test finali, che vedono spesso importanti nomi a bordo delle Hypercar, come è avvenuto lo scorso anno con Valentino Rossi a bordo della BMW.
📅 2026 WEC Calendar locked in!
Stability is key, @FIAWEC will once again feature eight world-class circuits across five regions in next year’s campaign 🌍
A proven format and global reach means endurance racing at its finest.#WEC #FIAWEC #EnduranceRacing pic.twitter.com/pEi1EymhOt
— FIA (@fia) June 13, 2025