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Carlos Sainz rischia una nuova multa in Bahrain

Carlos Sainz rischia una nuova multa in Bahrain

Carlos Sainz rischia una nuova multa in Bahrain per la regola sul linguaggio voluta da Ben Sulayem.

Doppio fronte aperto per Sainz durante la conferenza stampa di oggi. Il pilota Spagnolo ha attaccato la FIA sulla penalità inflitta in Giappone e rischia delle sanzioni per un’imprecazione.

Avvio di stagione 2025 turbolento per Carlos Sainz, che si trova coinvolto in una doppia controversia con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA). Il pilota spagnolo ha pubblicamente “martellato” la FIA per l’incoerenza nelle penalità e, separatamente, rischia ora di affrontare provvedimenti disciplinari per aver imprecato durante una conferenza stampa ufficiale.

Le critiche di Carlos Sainz: “Erano cinque secondi!”

Il cuore della frustrazione di Sainz, risiede in una penalità di cinque secondi inflittagli durante la gara di Suzuka. Carlos Sainz ha espresso un forte disappunto per quella che considera una disparità di trattamento rispetto a un altro pilota, il quale avrebbe ricevuto soltanto una multa pecuniaria (definita “sconcertante” nella prospettiva di Sainz) per un’infrazione differente avvenuta nello stesso weekend.

“Erano cinque secondi! Spero che per questo non verrò multato ma, si sa, ‘shit happens’.” avrebbe esclamato Sainz, sottolineando come la sua penalità avesse conseguenze sportive dirette e tangibili sulla classifica, a differenza di una semplice multa che non altera le posizioni in pista. Questa percezione di incoerenza nelle decisioni dei commissari FIA è stata il fulcro delle sue aspre critiche durante il media day in Bahrain.

Il linguaggio inappropriato espone Sainz al rischio di sanzioni

La rabbia per la penalità subita è traboccata durante la conferenza stampa indetta dalla FIA nella giornata di oggi. Sainz avrebbe utilizzato un linguaggio scurrile (“swearing”) per esprimere il suo disappunto. Questo comportamento costituisce una potenziale violazione del Codice Sportivo Internazionale della FIA, che richiede ai partecipanti di mantenere una condotta appropriata.

L’episodio ha immediatamente sollevato parallelismi con un caso precedente che coinvolse Max Verstappen. L’olandese, per un comportamento verbale simile in un contesto ufficiale, fu sanzionato dalla FIA con l’obbligo di svolgere due giorni di “servizio pubblico” presso la Federazione. Questo precedente suggerisce che Sainz potrebbe non cavarsela con una semplice reprimenda, ma rischia una sanzione più concreta, volta a ribadire l’importanza del rispetto delle norme comportamentali.