Manchester City e Chelsea si affrontano nella finale di UEFA Champions League, la 66ª della storia della competizione, contando le due diverse denominazioni.
A disputare la partita più importante dell’anno di calcio continentale per club sono due squadre inglesi, nella seconda finale tutta inglese della UCL, in una sfida che si terrà allo Stadio do Dragão ad Oporto.
Il percorso di Manchester City e Chelsea in Champions League
Il City, che raggiunge l’atto conclusivo del torneo per la prima volta, ha eliminato nel suo cammino il Borussia M’gladbach, il Borussia Dortmund e il Paris Saint-Germain.
I Blues invece arrivano alla loro terza finale dopo aver eliminato l’Atletico Madrid, il Porto e il Real Madrid.
Le due compagini si sono già affrontate tre volte in stagione, con due vittorie della squadra di Tuchel (17ª giornata di ritorno di Premier League e semifinale di F.A. Cup) e una per Guardiola (17ª giornata di andata di Premier League).
Il racconto della finale di Champions League
La gara parte con uno schema tattico ben definito che esalta lo stile di gioco e le idee dei due allenatori. Il City fa la gara mettendo in mostra le sue doti di palleggio mentre i Blues, tatticamente perfetti, concedono poco e ripartono rapidamente.
Timo Werner ha diverse chance per sbloccare la partita ma nonostante i buonissimi movimenti non finalizza le palle dei compagni. Un Chelsea complessivamente migliore chiude l’ottimo primo tempo in vantaggio grazie allo splendido gol di Kai Havertz, ben servito da Mason Mount, che salta Ederson e insacca a porta vuota.
La squadra di Tuchel avanti con l’unico neo della prima frazione legato al problema fisico di Thiago Silva uscito al 39° al posto di Christensen. L’ex Milan e PSG chiude dunque in anticipo e con sfortuna la sua seconda finale di Champions League consecutiva.
Il secondo tempo offre da subito un più convinto Manchester City seppur lo schema del match resti inalterato. La partita tristemente perde un altro straordinario protagonista, col rischio anche di non vederlo all’Europeo, ossia Kevin De Bruyne, uscito al 60° per infortunio.
Chance da una parte e dall’altra, ben chiuse dalla retroguardia blues da un lato, sciupata pur con tutte le difficoltà del caso da Pulisic dall’altro. Gli ultimi minuti della finale di Champions League vedono i campioni d’Inghilterra attaccare con forza e rabbia e il Chelsea difendere con le unghie e con i denti l’1-0.
Dopo 7 interminabili minuti che vedono Fernandinho sfiorare l’incrocio l’arbitro fischia la fine regalando al Chelsea la sua seconda Champions League, la prima nella carriera di Tuchel che riscatta la finale persa dell’anno passato.
Stiamo cercando nuovi elementi per il nostro staff! Ci sono diverse posizioni disponibili: se sei interessato, CLICCA QUI.
Per farti due risate a tema wrestling, segui i nostri amici di Spear Alla Edge su Instagram!
Abbiamo aperto il nostro canale Telegram! Rimani sempre aggiornato CLICCA QUI.