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Crisi Peugeot WEC, futuro in bilico tra risultati e BoP

Crisi Peugeot WEC, futuro in bilico tra risultati e BoP

La 24 Ore di Le Mans 2025 si è conclusa, ma per Peugeot Sport il bilancio è tutt’altro che positivo. Dopo una qualifica disastrosa, la 9X8 non è mai riuscita a entrare nella lotta per la vittoria nella classe Hypercar, registrando come miglior risultato un 11° posto (poi 10° dopo la squalifica della Ferrari #50).

Una performance deludente che ha spinto il direttore tecnico Olivier Jansonnie a tracciare un quadro chiaro: Peugeot non può continuare nel FIA World Endurance Championship senza la possibilità concreta di vincere a Le Mans.

L’ultimatum di Jansonnie, due opzioni nel futuro di Peugeot

Le parole di Jansonnie non lasciano spazio a interpretazioni: “Onestamente, è chiaro che non ha senso per Peugeot essere nel WEC senza essere in grado di vincere a Le Mans.” Il messaggio è rivolto direttamente agli enti regolatori. Secondo il direttore tecnico, è giunto il momento di un cambiamento radicale sul fronte normativo.

“Ci sono solo due opzioni: una è che cambino drasticamente il modo in cui bilanciano le vetture a Le Mans. E la seconda è che a noi sia permesso di fare qualcosa di diverso.” Un ultimatum che sottolinea l’urgenza di una soluzione. “Una delle due deve accadere ad un certo punto. È l’unico modo.” ha ribadito Jansonnie, spiegando come il gap prestazionale non sia colmabile con semplici setup o modifiche meccaniche minori.

I commenti di Jansonnie arrivano dopo la conferma dell’estensione del regolamento Hypercar fino al 2032, senza però menzionare la possibilità di ulteriori omologazioni o “Joker Evo” (sviluppi extra permessi sul lungo termine). Peugeot ha già utilizzato la sua unica omologazione e, sebbene Jansonnie non abbia confermato di aver esaurito tutti e cinque i Joker Evo con l’aggiornamento delle sospensioni di quest’anno, ha chiarito che la possibilità di ottenerne altri sarà oggetto di discussioni con FIA e ACO.

Prestazioni in ombra per colpa del BoP?

La performance di Le Mans non è stata una “grande sorpresa” per Jansonnie, ma ha ammesso la profonda frustrazione di non essere riusciti a mostrare i progressi fatti dalla 9X8 rispetto all’anno precedente, quando la versione con l’ala posteriore era stata appena introdotta. Mentre i piloti hanno lasciato intendere (senza dirlo esplicitamente) che il Balance of Performance (BoP) fosse un fattore decisivo, soprattutto per la velocità in rettilineo, Jansonnie ha evidenziato come ciò che un tempo era un punto di forza (le curve ad alta velocità ndr) sia ora diventato una debolezza a causa della mancanza di velocità di punta.

“Penso che la macchina sia migliorata molto dall’anno scorso,” ha affermato Jansonnie. “Stiamo ancora lottando in alcune aree, e anche se sappiamo che la concorrenza è più forte, non si vede in pista. Non è molto gratificante per la squadra, a essere onesti.”

L’impegno a lungo termine di Peugeot dipenderà dalla FIA?

Nonostante la delusione di Le Mans, la dirigenza di Peugeot Sport e Stellantis Motorsport ribadisce l’impegno nel WEC. Alain Favey, nuovo CEO di Peugeot, e Jean-Marc Finot, capo di Stellantis Motorsport, avevano già dichiarato il mese scorso a Spa che il marchio resta “impegnato nel WEC per il futuro immediato”.

A Le Mans, Finot ha rafforzato il concetto: “Il nostro desiderio è di impegnarci a lungo termine; è il desiderio del marchio Peugeot e del consiglio di amministrazione Peugeot. Ma per essere impegnati a lungo termine abbiamo bisogno degli strumenti per essere competitivi. Dobbiamo discutere per trovare un buon percorso.” Il messaggio è chiaro: la volontà c’è, ma servono garanzie sulle condizioni di competizione.

Il futuro di Peugeot nel WEC dipenderà quindi dalle risposte che arriveranno dal tavolo delle trattative con FIA e ACO, per garantire che la 9X8 possa esprimere il suo potenziale e tornare a lottare per le posizioni che contano nella leggendaria 24 Ore di Le Mans.