Deshaun Watson chiude la propria carriera con gli Houston Texans il 3 gennaio del 2021 dopo l’ennesima sconfitta della stagione, contro i Titans.
La partita è una sintesi accurata della stagione di Watson: il QB tiene in gara praticamente da solo Houston con 3 touchdown e sfiorando il 72% di completi ma non basta per superare i Titans di Ryan Tannehill, Derrick Henry e AJ Brown che la spuntano 41-38.
La stagione 2020 partì male per i Texans già dall’offseason con la cessione alla pari di DeAndre Hopkins, uno dei pezzi più pregiati dell’intera NFL, per David Johnson, RB di Arizona reduce da tre stagioni non particolarmente entusiasmanti.
La convinzione di Houston era però che Deshaun Watson avrebbe garantito prestazioni talmente di alto livello da poter andare in piena modalità “moneyball” in attacco e portarsi a casa comunque un piazzamento playoff. La teoria si rivelò vera solo in parte: Watson giocò quella che è (e forse rimarrà) la sua miglior stagione in carriera ma Houston chiuse con un record di 4-12.
Alla luce delle ultime tre stagioni – quest’anno su tutti – sembra impensabile che Watson fosse all’epoca uno dei QB più affermati, tanto da spingere una franchigia NFL a una strategia vista soltanto con giocatori del calibro di Tom Brady, Patrick Mahomes e Aaron Rodgers.
Cos’è successo a Deshaun Watson?
Partiamo dall’inizio. Deshaun Watson fu draftato proprio dai Texans nel 2017 con la dodicesima pick assoluta. Fu il terzo QB selezionato, dietro Mitchell Trubiski e Patrick Mahomes, pur essendo fresco vincitore del titolo collegiale con Clemson. Era da molti considerato un prospetto pronto a scendere in campo immediatamente.
Nelle prime quattro stagioni successive (2017-2020) Watson raggiunse quello che, ad oggi, è il picco della sua carriera, mostrando miglioramenti notevoli anno dopo anno sotto svariati aspetti del suo gioco. Il QB di Houston era indubbiamente tra i migliori nel suo ruolo, spesso messo appena dietro o addirittura accostato a Mahomes.
A marzo 2021, subito dopo la deludente stagione 2020 di Houston, iniziarono i problemi extra campo del QB ex Clemson che si trascinano tutt’ora. Watson decise inoltre di chiedere ufficialmente una cessione per insoddisfazioni varie verso i Texans che vertevano in condizioni di seria instabilità in seguito ai cambiamenti lato Head Coach e a un roster sotto livello.
Il QB decise di protrarre l’holdout per l’intera stagione e, a praticamente un anno esatto dalle accuse di molestie sessuali, venne ceduto ai Browns per 3 prime scelte, una terza e 2 quarte. Watson firmò anche un rinnovo di 5 anni a 230 milioni completamente garantiti, a dir poco un azzardo viste le cause legali.
Difficoltà nell’approdo a Cleveland
L’esperienza con Cleveland iniziò in ritardo in seguito alla prevedibile sospensione per le prime 11 gare del 2022. Nelle ultime 6 gare della stagione Watson si mostrò molto meno efficace rispetto all’ultima apparizione ufficiale ma il calo fu ritenuto comprensibile vista l’assenza di quasi due anni.
La musica rimase invariata nel 2023: 6 partite giocate, numeri praticamente identici all’anno precedente, con percentuali di passaggi completati intorno al 60% e numerosi turnover, atipici per il QB ex Houston. L’unica nota positiva è che Cleveland, nonostante le prestazioni mediocri del proprio QB, riuscì a vincere 5 delle 6 partite grazie a un roster, e a una difesa, decisamente sopra la media.
Dopo 5 partite quest’anno i numeri di Watson sono impietosi: 1 vittoria, 60% di completi, 5 TD e 3 intercetti, 5 fumble di cui 3 persi e 26 sack subiti, un numero che se proiettato sull’intera stagione porterebbe a 88 (sarebbe il secondo dato più alto di sempre).
Inutile dire che Watson arrivasse a Cleveland portandosi dietro comprensibilmente un’enorme attenzione mediatica negativa, le sue prestazioni, unite alle nuove recenti accuse, non hanno aiutato a far dimenticare il suo passato. Va da sé che la situazione si complichi di giorno in giorno.
Deshaun Watson finished with a QBR of 8.6 today — the second time this season he has had a single-digit QBR. His best QBR thru 5 games this is season is 37.1. To put that in perspective, Watson’s best game is rated worse than now-benched Gardner Minshew’s overall QBR.
— Chris Fedor (@ChrisFedor) October 6, 2024
Quante colpe ha Deshaun Watson per l’andamento dei Browns?
Molte. È giusto liberare il campo da eventuali dubbi sulla questione. Deshaun Watson è il primo responsabile delle sorti, per ora negative, di Cleveland, ma sicuramente non è l’unico.
In primis, la linea d’attaccco sta accusando la dipartita in offseason dello storico coach Bill Callahan, uno dei nomi più prestigioni in NFL per il reparto, e la sua assenza si sta sentendo. Callahan si è fatto un nome in NFL sapendo valorizzare giocatori di ogni tipo, da scelte pregiate al Draft e free agent subentrati in emergenza.
La linea dei Browns, come attesta il numero di sack concessi, non sta giocando una buona stagione. A complicare la situazione vi sono anche gli infortuni: della lineup pensata dal front office in offseason soltanto Bitonio (LG) e Pocic (C) non hanno saltato partite. Jack Conklin (RT), Jedrick Wills Jr (LT) e Wyatt Teller (RG) hanno tutti subito infortuni più o meno gravi che li hanno tenuti lontani dal campo per più settimane.
Sempre a causa infortuni, Watson si è ritrovato senza Nick Chubb per le prime 5 partite. Il RB, tra i migliori in NFL (almeno pre-infortunio), è fuori dallo scorso anno dopo aver subito un trauma per il quale ha addirittura rischiato di chiudere la propria carriera.
Il reparto ricevitori è pienamente nella media NFL, con Amari Cooper da punta di diamante. Il trentenne alla sua terza squadra lo scorso anno ha registrato il proprio career best con 1250 yard affrontando una rotazione di 5 QB durante la stagione, di cui il più prolifico fu Joe Flacco.
Gli altri membri del passing attack di Cleveland sono Jerry Jeudy, attualmente con numeri praticamente identici a Cooper (19-213-1 per Jeudy 20-208-2 per Cooper), Elijah Moore e David Njoku. Nessuno di questi giocatori è considerabile in alcun modo una stella ma i numeri di questa stagione, decisamente bassi, sono frutto delle prestazioni mediocri del proprio QB.
Quanto sta giocando male Deshaun Watson?
Le prestazioni di Deshaun Watson sono inconsistenti sotto ogni punto di vista. Attualmente il QB ha all’attivo più turnover che TD segnati e la media a partita è di 170 yard, 1 touchdown e 1.2 turnover, non ottimale.
Guardando anche le statistiche avanzate Watson si classifica 35° su 36 QB per EPA (Expected Points Added) con -0.17, ovvero le sue azioni hanno più probabilità di andare in negativo che in positivo. L’unico QB dietro a Watson è il panchinato Bryce Young.
Se analizziamo il QBR, un indice pensato da ESPN per valutare le prestazioni di un Quarterback, Watson ha disputato due partite con dati sotto a 10. L’indice è su 100. Nella sua migliore prestazione di stagione Watson ha ottenuto un QBR di 37.1, un dato complessivamente inferiore alla media di Gardner Minshew, sostituito da poco a Las Vegas.
La partita con Washington in week 5 è stata indubbiamente la peggiore della stagione per il giocaotore dei Browns, incapace di competere per l’intero match.
I problemi endemici della nuova versione di Deshaun Watson si concentrano su fondamentali di gioco vitali per un Quarterback: incapacità di leggere coperture basilari, di comprendere situazioni di gioco e adeguarsi di conseguenza ignorando opzioni sul medio-corto, errori basilari di precisione, letture situazionali sbagliate e scarsa presenza in tasca (che contribuisce al numero esorbitante di sack subiti).
Quali sono le prospettive per Deshaun Watson e i Cleveland Browns?
Per quanto altre situazioni stiano contribuendo allo scarso rendimento di Watson è inevitabile pensare alle ultime due stagioni e non vedere un trend. Inoltre, il Watson del 2020 si ritrovò a disputare una stagione stellare con un roster di livello decisamente inferiore: basti pensare che i ricevitori di quella squadra erano Brandin Cooks, Will Fuller, Kenny Stills e Darren Fells.
Anche il coaching staff dei Browns è presumibilmente superiore, con Kevin Stefanski – due volte coach dell’anno nel 2020 e 2023 – capace a più riprese di costruire attacchi e prestazioni di ottimo livello con continuità nei suoi 4 anni da Head Coach dei Browns.
L’involuzione di Watson è appurabile anche da seguaci meno esperti, ma è il contesto nel suo insieme a rendere la situazione frustrante per i tifosi di Cleveland che si ritrovano, ancora una volta, a fare i conti con un abisso sportivo da cui pensavano di essere a distanza di sicurezza, almeno per qualche anno.
Chi potrebbe sostituire Deshaun Watson?
A rendere la pillola ancora più amara sono le prestazioni di Baker Mayfield che, dopo una stagione tra Carolina e Los Angeles (sponda Rams), sta riuscendo a non far rimpiangere Tom Brady a Tampa Bay – quest’anno a 11 TD a fronte di solo 2 intercetti.
Rinnovare Mayfield, reduce da un 2021 non troppo brillante e compromesso dagli infortuni, sarebbe costato ai Browns poco più della metà di Watson e, forse, avrebbe garantito a Cleveland prestazioni di tutt’altro livello.
La scelta di continuare con Deshaun Watson sta costando ai Browns credibilità con la propria tifoseria, sempre più frustrata dalle prestazioni del giocatore. Cleveland avrebbe la possibilità di virare su Jameis Winston, ex prima scelta assoluta e giocatore dalle caratteristiche diametralmente opposte rispetto all’attuale versione di Watson.
Winston ha infatti un approccio spregiudicato nel ruolo di Quarterback, sia da un punto di vista fisico che di decisioni tattiche. La gestione spavalda dell’attacco è stata croce e delizia del QB ex Buccaneers nel corso di tutta la sua carriera, ma, nell’attacco asettico dei Browns e con la tutela di un coach come Stefanski, potrebbe migliorare l’attuale situazione in regia.
Adjusted EPA through Week 5
We have a new No. 1 pic.twitter.com/SuXzB6s5l3
— Computer Cowboy (@benbbaldwin) October 8, 2024