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Ferrari: il cambio tecnico non sta rallentando lo sviluppo

Ferrari: il cambio tecnico non sta rallentando lo sviluppo

La Ferrari per la stagione 2023 starebbe in via di sviluppo quasi definitivo nonostante l’addio già annunciato di Mattia Binotto.

La situazione in casa Ferrari è quantomeno paradossale: un Team Principal che dal 1° Gennaio 2023 non sarà più in carica sta aiutando a sviluppare la monoposto della casa di Maranello che, secondi i dati raccolti anche dal pilota Charles Leclerc, sarà migliore rispetto alla F1-75 di questa’anno.

Il progetto della nuova monoposto è quindi quello di Mattia Binotto, Team Principal dimissionario al 31 Dicembre, anche se lo sviluppo postumo della vettura sarà affidato al nuovo Team Principal (ci sono ancora molte incertezze sul nome, anche se Frederic Vasseur pare il candidato selezionato della scuderia di Maranello).

Le dichiarazioni di Charles Leclerc sulla monoposto Ferrari per il 2023

Charles Leclerc, intervenuto al FIA Prize Gala di Bologna svoltosi questo fine settimana, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sulla Ferrari per la prossima stagione: “Sono fiducioso per la prossima stagione, stiamo lavorando molto al simulatore per cercare di limare i dettagli; ovviamente partiamo avvantaggiati perchè abbiamo lavorato tanto la passata stagione per capire i punti deboli della macchina. Il fatto che Mattia Binotto sia sempre in fabbrica ci è di grande aiuto per preparare al meglio la stagione 2023; se la transizione sarà fatta nel modo giusto, ho ragione di credere che la stagione 2023 sarà molto competitiva per noi.”

E’ quindi chiaro che il nuovo Team Principal della Ferrari, chiunque esso sia, avrà a disposizione un’auto che almeno sulla carta sta cercando di risolvere quei punti deboli che hanno fatto si che Red Bull conquistasse 1 Campionato Costruttori e 2 Campionati Piloti con Max Verstappen. E le piccole modifiche che la squadra applicherà alla prossima auto andranno proprio in quella direzione.

Sembrerebbe infatti che Ferrari stia lavorando molto sull’efficienza aerodinamica della monoposto, dato il fatto che Red Bull Racing, specie con DRS aperto, riusciva ad andare circa 25 km/h più veloce della rivale; il discorso non si allarga solo alle ali (che hanno quindi un impatto molto importante) ma sulla totalità della macchina che promette di poter mantenere la velocità in curva anche nei lunghi rettilinei della F1.

Altro punto a sfavore della Ferrari del 2022 era la pessima gestione delle gomme, come ben visibile nel GP Giappone con le anteriori della macchina di Charles Leclerc quasi totalmente lisce; la scuderia italiana è stata in qualche modo “aiutata” in questa area da Pirelli, che farà debuttare delle nuove gomme per ridurre il sottosterzo delle vetture. Queste nuove gomme non solo sono state sviluppate anche grazie alla Ferrari stessa ma si adatteranno allo stile di guida di Charles Leclerc; non a caso, i dati sul simulatore sono stati dichiarati positivi sotto molteplici punti di vista.

Terzo ed ultimo punto debole della Ferrari del 2022 è stata l’affidabilità della Power Unit, mostrata soprattutto nella prima parte di stagione con molti ritiri per rotture della parte meccanica. Il team di Enrico Gualtieri si è messo all’opera fin da subito per risolvere questi problemi con l’auto che non ha più subito danni al motore nella seconda parte di stagione, segno che il motore era effettivamente affidabile; se quindi il motore rimarrà affidabile fino al termine della stagione, non c’è motivo di non sperare di rivedere la Ferrari di nuovo vincente.

Nonostante la situazione di incertezza che sta regnando in Ferrari c’è quindi molta fiducia per la stagione 2023 di F1 che vedrà sicuramente un nuovo Team Principal alla guida della scuderia, vogliosa di tornare a vincere un Campionato Piloti dopo 16 anni di sconfitte e bocconi amari.