Formula 1

Ferrari, Mercedes e McLaren: chi vincerà la sfida per il secondo posto?

Ferrari, Mercedes e McLaren: chi vincerà la sfida per il secondo posto?

La lotta per i due titoli mondiali è già terminata: Red Bull e Verstappen sono già matematicamente campioni del mondo. La scuderia anglo-austriaca è in testa nella categoria costruttori mentre il fuoriclasse olandese è primo in quella piloti (terzo titolo iridato consecutivo). Ma c’è un’altra, interessante sfida per la seconda posizione, sia a livello piloti che costruttori. In termini di interesse economico, conta anche più della prima. Proveremo a capire meglio la situazione analizzando i risultati recenti delle tre in gioco e lo stato di forma dei loro piloti, anche attraverso le quote sulla Formula 1 riportate dai siti scommesse inclusi in questa lista. Nella lotta di vertice sono coinvolte essenzialmente tre squadre: Ferrari (che vuole confermare il titolo di scuderia vicecampione del mondo), Mercedes (attualmente in forma e seconda nonostante gli screzi tra i piloti) e McLaren (in piena lotta con piazzamenti incredibili dalla seconda parte della stagione).

Piuttosto netto e clamoroso il crollo di Aston Martin che in Messico ha visto anche il ritiro di entrambe le monoposto, nonostante a inizio anno fosse accreditata come avversario principale della Red Bull. Perez, Hamilton e Alonso proveranno invece a contendersi il secondo piazzamento dietro Verstappen, che intanto, con 51 successi, ha appena eguagliato Alain Prost nella classifica tra chi ha vinto più gare in F1. Per la categoria Mondiale costruttori 2023 (conquista del secondo posto esclusa la Red Bull), la Mercedes è in vetta con quotazioni medie a 1.25, Ferrari a 3.50, McLaren a 10.00 – 11.00. Il testa a testa sembra tutto appannaggio delle prime due scuderie, il cui equilibrio, ossia il bilanciamento della monoposto, continuerà ad essere la prima discriminante prestazionale tra la SF-23 e la W14 anche nelle ultime gare. Situazione che però potrebbe essere più sfumata proprio ad Interlagos.

Il tracciato brasiliano potrebbe tuttavia delineare la classifica finale del Mondiale costruttori per via delle sue caratteristiche tecniche. A circa 700 metri di altezza, con rarefazione dell’aria meno rilevante rispetto all’Autodromo Fratelli Rodriguez in Messico, il tracciato di Interlagos non riduce in maniera sostanziale il carico generato, per questo sulla carta la Ferrari dovrebbe correre su un terreno poco congeniale in termini di dinamica, nonostante possa parzialmente compensare il gap sul piano aerodinamico, sfruttando al meglio l’energia fornita dalla parte elettrica della PU. Nel GP 2022 fu proprio la Mercedes a conquistare un’inaspettata doppietta con la W13, grazie anche ad una prestazione sottotono della Red Bull, meno competitiva e con un concetto vettura di cui però è rimasto ben poco.

Capitolo Las Vegas e Abu Dhabi. Il tracciato del Nevada, inedito per tutti, presenta caratteristiche  ben più aderenti alla monoposto di Maranello rispetto a quelle del team di Brackley. Sullo Strip la W14 della Mercedes, si è invece sempre trovata in difficoltà considerando la sua caratteristica stop and go, con l’unica, insolita eccezione del Marina Bay di Singapore, soprattutto se confrontiamo le sue prestazioni con quelle della ritrovata McLaren MCL60. L’ultima tappa del GP 2023 negli Emirati Arabi,  mantiene sostanzialmente le stesse caratteristiche ad eccezione del tratto della marina, in cui la W14 Mercedes potrebbe essere avvantaggiata, nonostante la SF-23 di Maranello, da Monza in poi, con una impostazione accurata del setup dinamico ed aerodinamico al simulatore, ha ridotto decisamente i trasferimenti di carico. Insomma, a tre dalla fine, il vantaggio di 22 punti è indubbiamente rilevante e gestibile dalla scuderia tedesca, ma il gap non è impossibile da colmare da parte del Cavallino Rampante.

Per quanto concerne il secondo posto categoria piloti, Perez, Hamilton e Sainz provano a contendersi il piazzamento dietro Verstappen. Il messicano su Red Bull RB-19 viaggia a 1.20 di media, l’inglese su Mercedes W-14 a 4.00, lo spagnolo su AMR23 a 50.00. Sfumata la grande occasione di vincere in Messico, Checo Perez ha un motivo in più per puntare al secondo scalino del podio. Sotto contratto con la Red Bull fino al 2024, il pilota della line-up anglo-austriaca gode di tutta la stima da parte del box RB. Lo stesso Horner, DS della scuderia, ha dichiarato come “A prescindere dagli accordi, siamo soddisfatti del lavoro che sta facendo. Avete visto la sua guida a Zandvoort. In gara è stato sfortunato con la penalità per aver infranto il limite di velocità in pit lane. È secondo nel Mondiale Piloti ed è l’unico pilota, oltre a Max (Verstappen) ad aver vinto gare quest’anno”. Insomma per lui ci sono buoni motivi per centrare l’obiettivo e ripagare la fiducia della Red Bull. A rincorrere il messicano c’è Lewis Hamilton, che dopo la rimonta in Messico ai danni del Cavallino Rampante (dalla sesta alla seconda posizione), accorcia le distanze nel Mondiale costruttori e acquista fiducia per il piazzamento finale. “Un ottimo risultato considerando la partenza”, ha dichiarato al termine della gara “Sono state un paio di settimane difficili per noi, quindi è stato bello riprenderci tutti insieme. Voglio continuare così anche in Brasile. Più complessa la situazione per Alonso, sfavorito dai bookie e al centro dei rumors sulla prossima stagione (ritiro o passaggio di scuderia). “Non riusciremo a lottare per nessun obiettivo”, ha dichiarato alla stampa internazionale. Eloquenti, infine, le sue affermazioni: “Nella classifica costruttori siamo bloccati in quinta posizione e non possiamo migliorare, mentre in quella piloti probabilmente perderemo altre posizioni”.