Con l’inizio degli attacchi orditi da Vladimir Putin nei confronti dell’Ucraina, la Formula 1 ha deciso di guardare da vicino quello che succederà nelle prossime settimane, per poi prendere una decisione in merito alla gara di questo settembre a Sochi.
La crisi militare tra Russia e Ucraina influenza anche la Formula 1.
La vendita dei biglietti per il Gran Premio di Sochi è stata sospesa. I vertici della F1 dicono che terranno d’occhio la situazione, ma pare stiano già lavorando a una soluzione. #F1inGenerale #F1 pic.twitter.com/u7Doa3VSXe
— F1inGenerale (@F1inGenerale_) February 24, 2022
La Formula 1 si avvia verso l’annullamento della gara in Russia
Il weekend del 25 Settembre è in programma il GP di Russia a Sochi, nella sua ultima edizione prima dello spostamento ad Igora Drive previsto per il 2023, anche se con il peggioramento del conflitto tra Russia e Ucraina a causa dell’attacco avvenuto nella prima mattinata di oggi, Liberty Media potrebbe presto cambiare idea.
Infatti, il gruppo a capo della Formula 1 ha dichiarato di voler monitorare da vicino la situazione in modo da prendere provvedimenti il prima possibile, anche se qualcosa è già stato fatto.
La vendita dei biglietti per la gara di Sochi è stata sospesa in via precauzionale, anche se si potrebbe decidere in tempi stretti di spostare la tappa in terra russa altrove. Si parla di Losail, come di Istanbul Park come location sostitutive.
Le dichiarazioni dei piloti di Formula 1 sulla situazione attuale
C’è un solo pilota russo in Formula 1 per la stagione 2022, ovvero Nikita Mazepin, che per il secondo anno di fila sarà alla guida della Haas, team americano con sponsor russi, che da Barcellona, dove è impegnato per i test prestagionali, ha dichiarato:
“Sono sempre stato un sostenitore dello sport senza politica. Sono a Barcellona, non posso esprimere la gioia di guidare una nuova macchina e di essere coinvolto nello sviluppo di questa nuova monoposto, è meraviglioso vedere come le foto che ho guardato per un anno sono diventate una copia fisica. Sono molto felice di essere qua e spero che questi tre giorni siano più lunghi perché è una bella esperienza”
Altri piloti hanno commentato la situazione che si è venuta a creare in questi giorni, urlando al boicottaggio per la gara di Formula 1 di questo Settembre, come Sebastian Vettel, pilota della Aston Martin, molto attento alle questioni sui diritti umani, come è avvenuto l’anno scorso al GP d’Ungheria, quando è sceso in pista indossando una maglia arcobaleno per protestare contro le politiche anti LGBT adottate dal governo locale:
“Per quanto mi riguarda, non andrò in Russia se dovesse essere confermato il Gran Premio. Penso che sia sbagliato correre in quel paese. Mi dispiace per quelle persone innocenti che stanno perdendo la vita, e che vengono uccise per ragioni stupide”.