Nico Muller, pilota del Dragon Penske Autosport Team, si è lasciato andare a veementi polemiche dopo la Gara 1 di dell’ePrix di Diriyah in Formula E.
Formula E: le dichiarazioni di Muller e Frijns
Muller era riuscito a qualificarsi per la Superpole insieme ad altri 6 piloti, ma l’incidente del compagno di squadra Sergio Sette Camara all’ultima curva con conseguente sventolamento delle doppie bandiere gialle ha di fatto abortito il suo giro veloce. Insieme a lui anche Nick Cassidy e Tom Blomqvist che si sono trovati in griglia di partenza dietro al pilota brasiliano.
Muller ha dichiarato: “Dopo l’incidente nelle FP2 eravamo riusciti a rimettere in sesto l’auto e ieri non sono riuscito a scaricare sul tracciato ne 235 e nemmeno 250 KW. Parlando in maniera educata, è stata una bella fregatura, quella regola non ha senso. Abbiamo un singolo giro per fare il tempo in griglia e decidono di mettere le bandiere gialle? A questo punto basta metterle rosse in modo che vengano abortiti i tempi sul giro e si possa ricominciare.”
L’altra auto a non potersi qualificare per la gara è stata l’Envision Virgin Racing di Robin Frijns a causa di un incidente nelle FP2. L’impatto sulla barriera quando mancavano 90 secondi al termine ha danneggiato un sensore della batteria McLaren Applied (batteria che tutti i team hanno a bordo) che, secondo la società controllata dalla McLaren, andava sostituita. Il Team ha però protestato dicendo che la macchina era pronta per le Qualifiche. Il pilota ha dichiarato: “Non sono d’accordo, nella mia carriera ho avuto incidenti peggiori e non erano minimamente come questo. Non capisco: ho prima sbattuto il retro e poi il davanti della macchina, non era un colpo diretto all’avantreno. Non credo fosse un incidente grave da dover sostituire un sensore.”