Francis Ngannou ha detto di aver dubitato molto di se stesso dopo gli ultimi tragici avvenimenti accaduti nella sua vita.
Ieri notte a Riyadh si è svolto l’ultimo grande evento firmato PFL. In Arabia Saudita c’è stato il grande ritorno di Francis ‘The Predator’ Ngannou tornato a distanza di 7 mesi dal violento KO subito contro Anthony Joshua e, dopo oltre due anni e mezzo dall’ultima volta che è entrato nella gabbia delle MMA.
Il camerunense ha affrontato questa sfida con tante domande, tanti dubbi a cui ha trovato risposta contro Renan Ferreira.
Francis Ngannou è ancora un campione
Il 38enne Francis Ngannou ha sbrigato la pratica Renan Ferreira in una manciata di minuti. Due low kick sferrati, uno subito e poi grande tempismo nel portare a terra il brasiliano. Controllo e infine violento ground and pound che regala vittoria e titolo all’ex campione UFC.
Subito dopo la vittoria, Ngannou scoppia in lacrime insieme al suo team. Le motivazioni sono state spiegate dal nuovo campione dei pesi massimi in conferenza stampa post evento:
“La morte di mio figlio è una cosa che probabilmente non supererò mai, non basta una vita per far passare un dolore simile. Sto cercando di capire come si sono comportate le persone che hanno subito un lutto simile, sto cercando di scoprire un altro modo per andare avanti”.
Tutto ciò ne ha risentito ovviamente anche la preparazione verso questo combattimento e Francis Ngannou dichiara: “Ho dubitato molto di me. Questo match mi è servito per capire se posso ancora lottare e ho avuto la risposta. Ho dimostrato di essere ancora bravo nelle MMA”.
Infine, riguardo il match contro Renan Ferreira: “Potevo rimanere ancora un po’ in piedi per vedere chi fosse più bravo nello striking, ma alla fine sono venuto qui per vincere. Sapevo delle sue ottime abilità nel BJJ, ma confido molto nel mio wrestling e ho avuto ragione”.
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