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Fury vs Joshua decreterà il miglior massimo della storia? Non scherziamo

Dal nostro partner: FIGHT

Fury vs Joshua decreterà il miglior massimo della storia? Non scherziamo

Ci siamo ragazzi, finalmente questa sfida diventa realtà; Anthony Joshua e il connazionale Tyson Fury si sfideranno, ancora non si sa quando, e la posta in gioco è davvero molto alta perché chi vincerà sarà il solo e unico campione dei pesi massimi della nobile arte. Tutti e quattro i titoli (WBA, WBC, WBO E IBF) verranno unificati una volta per tutte alla fine del secondo incontro tra Fury e Joshua.
Ma chi è stato l’ultimo pugile a detenere tutte le cinture mondiali nei pesi massimi? Sì, proprio lui.

MIKE TYSON 1988

Sì ragazzi, l’ultimo uomo a detenere tutti i titoli mondiali è stato proprio “Iron Mike”. È una star che non merita presentazioni, uno degli atleti più famosi di tutti i tempi nonché detentore di alcuni record tra cui quello di campione più giovane dei pesi massimi alla sola età di vent’anni e quattro mesi. La corsa di Tyson verso la cintura dei pesi massimi è rapida ed entusiasmante.

Un ragazzo proveniente dal ghetto poco più che maggiorenne ed allenato da un gigante della boxe come Cus D’Amato, vince travolge ogni singolo avversario che si oppone fra lui e la gloria.

Deve attendere diciotto mesi, ventisette incontri e venticinque knockout prima di avere la chance per il titolo. L’avversario è Trevor Berbick l’uomo che sconfisse il suo idolo Muhammad Ali ormai a fine carriera e con i primi segni del Parkinson; una motivazione in più per vincere.

Due round bastano al giovane Mike per mandare KO il campione mondiale più giovane della storia della nobile arte.

La corsa però non è ancora finita, l’obiettivo non è ancora stato raggiunto: unificare il titolo dei pesi massimi. Per riuscirci deve vincere la cintura WBA e WBF. In tre match vincerà i titoli rispettivamente contro James Smith e Tony Tucker diventando l’unico campione mondiale dei pesi massimi il primo agosto 1987.

Da quel giorno sono passati quasi trentaquattro anni e mai più nessuno è riuscito a ripetere l’impresa. Ci andarono vicini Evander Holyfield e Lennox Lewis che detenerono tre cinture mondiali contemporaneamente, ma non conquistarono la WBO istituita nel 1989 e quindi non presente quando Tyson vinse tutte le cinture mondiali.

FURY E JOSHUA TRA I PIÙ GRANDI PESI MASSIMI?

Torniamo ai giorni nostri e sentiamo dai media, leggiamo sui social che questo grande scontro tra i due giganti inglesi potrebbe decretare il più grande campione dei pesi massimi della storia e questo è semplicemente assurdo.

Per carità, massimo rispetto per Fury e Joshua, ma, oltre ad essere decisamente prematuro affermare il GOAT (Greatest Of All Time) dato che entrambi sono nel pieno della loro carriera, bisogna considerare che la boxe è uno sport talmente antico che ha visto decine e decine di pesi massimi fenomenali di cui alcuni probabilmente irraggiungibili per i due connazionali, tre su tutti. Vediamo chi sono

ROCKY MARCIANO

L’italo americano, unico campione dei pesi massimi a ritirarsi imbattuto, non compare in questo trio solo per il famoso record di 49-0. Innanzitutto, Marciano ha combattuto con un peso all’incirca di 85 kg affrontando pugili tranquillamente di venti chili più pesanti e nonostante questo (era alto 180 cm) nei suoi 49 incontri, ben 43 sono finiti per knockout; Marciano era sinonimo di ko.

Viene considerato uno dei più grandi picchiatori della storia e si è contraddistinto proprio per la sua durezza: solo una volta il ginocchio toccò il suolo. L’unico che può vantare di tale onore è stato Ezzard Charles, match poi vinto da Marciano. Ci fu il rematch con la differenza che Rocky vinse al primo round.

Non ha avuto una carriera lunghissima come gli altri due che nominerò, ma ha ugualmente affrontato avversari di primissimo livello. Marciano affrontò Archie Moore (uno dei mediomassimi più grandi della storia), due volte con Jersey Joe Walcott (a cui strappò la cintura) due volte Ezzard Charles, due volte con Roland LaStarza, Eddie Ross (al tempo imbattuti) e persino con l’immortale Joe Louis.
L’italo americano non sarà stato il più bello da vedere nel ring, ma sicuramente è stato uno dei più tosti e uno dei più sorprendenti per le caratteristiche citate sopra, uno dei motivi per cui rientra tra i più grandi massimi della storia.

JOE LOUIS

Il secondo atleta di questo trio è colui che ha detenuto il titolo dei pesi massimi per un record di quasi dodici anni in un periodo che va dal 1937 al 1949. Inoltre, Joe Louis diventò il primo eroe afroamericano in territorio USA. Prima bersagliato per tutta la carriera per “colpa” di avere una pelle più scura e dopo è passato ad eroe di un paese, con tanto di incontro pre match con il presidente Roosevelt, per aver battuto il tedesco Max Schmeling supportato da Hitler in un chiaro scontro rappresentato da due paesi opposti in uno degli incontri più attesi della storia.

La lunga lista di atleti battuti da Louis racchiude campioni come Jersey Joe Walcott, il già citato Max Schmeling, James J. Braddock, Jack Sharkey, Max Baer e il nostro Primo Carnera. Si ritirò in un primo momento, ma tornò per motivi economici vincendo qualche match e perdendo l’ultimo incontro della sua carriera contro colui che diventò suo amico, Rocky Marciano.

Una carriera irripetibile quella di Joe Louis che lo mette non solo come uno dei più grandi massimi della storia, ma come uno dei migliori pound for pound.

MUHAMMAD ALI

A completare il trio non può che mancare “The Greatest” come amava definirsi il ragazzo di Lousville. Mi rendo conto che sono poche queste righe per raccontare il campione che è stato Ali, uno dei più grandi sportivi della storia, ma probabilmente non basterebbero dieci di pezzi per descrivere la sua grandezza.
Ali si è contraddistinto per il suo stile rivoluzionario, per il suo gioco di gambe, per la sua velocità mai vista prima, per il suo trash talking, per le sue infinite capacità, uno dei più talentuosi e forti mai apparsi sulla terra.

Bruciò presto le tappe per diventare il più giovane campione dei pesi massimi alla tenera età di ventidue anni battendo uno spaventoso Sonny Liston.
Cassius Clay (nome originario del nativo di Louisville) ha affrontato nel corso della sua carriera avversari fenomenali come il sopracitato Sonny Liston, George Foreman, Joe Frazier, Archie Moore, Leon Spinks, Floyd Patterson, Earnie Shavers, Ken Norton, Ron Lyle, Ernie Terrell, Henry Cooper, Larry Holmes. Nessuno probabilmente ha mai incontrato quantitativamente tanti pugili così forti.

Un altro motivo per cui viene inserito dai più grandi della disciplina è anche per alcune imprese sportive realizzate. Venne dato per spacciato da chiunque in ben due occasioni: contro Sonny Liston nel primo match perché ritenuto troppo giovane e per via della forza impressionante del campione Liston; contro George Foreman imbattuto, considerato troppo forte per lui anche per via della sua età (trentadue anni).

Entrambi le contese vennero vinte da “The Greatest” prima del limite.

Sono tante però le imprese di Muhammad Ali, come la trilogia contro l’arcinemico Joe Frazier (soprattutto l’ultimo match tra i due che viene considerato uno dei più duri della storia anche per via del clima presente a Manila), le previsioni pre match con quasi sempre azzeccate (indovinava anche il round in cui andavano ko i suoi avversari).

Muhammad Ali è semplicemente uno degli sportivi più grandi della storia, se non il più grande.

 

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