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Genadij Krajevskij è morto a 37 anni, lutto nella boxe

Genadij Krajevskij è morto a 37 anni, lutto nella boxe

Genadij Krajevskij, pugile lituano di scuola britannica, è deceduto all’età di 37 anni, circa 4 mesi dopo il suo ritiro dalla competizione.

Noto come “Baltic Bomber”, egli giunse nel Regno Unito all’età di 21 anni assieme a un paio di amici. Dopo un primo periodo di enormi difficoltà, riuscì a trovare lavoro a Liverpool e riprese a fare pugilato, sport che aveva già iniziato nella sua terra natale.

La sua carriera conta 76 incontri disputati dal suo debutto come professionista avvenuto nel 2018. Tra questi si conta una sola vittoria, ottenuta contro Ryan Broten lo scorso febbraio.

Nel corso della sua avventura sul ring pugilistico, Genadij Krajevskij è stato principalmente attivo nelle Midlands, e ha affrontato nomi del calibro di Brad Rea, Bob “Lionheart” Ajisafe e Tommy Fury, l’imbattuto prospect e fratello minore di Tyson Fury.

Fu infatti il 13 novembre 2020, al suo quarto incontro in pro, che Fury sconfisse Genadij con un KO al secondo round.

L’ultimo match del lituano risale ad agosto, risultato in una sconfitta per mano del prospect Levi Vaughan. Ne è seguito un ritiro forzato, dato che la British Boxing Board of Control aveva ritirato la sua licenza di pugile.

Sebbene non sia stato ancora confermato, sembra che Genadij Krajevskij si sia tolto la vita. A dare un indizio è il post dell’ex pugile Nick Blackwell, il quale ha sottolineato la mancanza di supporto nei confronti di molti pugili che soffrono di danni cerebrali anche dopo un ritiro forzato.

Lo staff di The Shield Of Sports esprime le sue più sincere condoglianze ai familiari e agli amici del veterano lituano.

 

 

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