Giannis Antetokounmpo è tornato a parlare degli sfortunati PlayOff del 2020, giocati all’interno della famosa “bolla” nella città di Orlando e dai quali i Milwaukee Bucks vennero eliminati dai Miami Heat al secondo turno.
Il monolitico numero 34 dei Bucks ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di The Athletic, parlando proprio del particolare periodo della “bolla” di Orlando e dell’eliminazione subita per mano di Butler e compagni.
Il commento di Giannis Antetokounmpo
Ecco che cos’ha rivelato Giannis Antetokounmpo sui PlayOff NBA del 2020:
“Sono arrivato con un po’ di risentimento, sapevo qual era l’obiettivo. Sapevo di dovermi costruire delle buone abitudini. Dovevo arrivare al punto. Quello fu uno dei miei anni migliori in carriera, sia a livello offensivo che a livello difensivo. Anche nel trovare e fare assist ai miei compagni. Vi dico questo, coach Bud mi ha costretto a cercare i miei compagni, del tipo ‘No, tu devi fare il passaggio giusto, devi farlo’. E io ero tipo ‘Coach siamo sotto di due. O attacco l’avversario o tiro da tre’. E lui ‘No, fa il passaggio giusto’.
Ok coach, settimo anno in NBA, eliminati contro Miami. Non voglio trovare scuse come atleta, ma non fu un anno soddisfacente per me, perché mi sentivo come che, se fossimo stati in una situazione normale, non sarebbe finita in quel modo. Ma in fin dei conti, mi sentivo come se Miami fosse stata costruita per essere una squadra NBA da bolla.”
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