AtleticaNews

Hellah Sidibe come Forrest Gump, da 5 anni gira USA correndo

Hellah Sidibe come Forrest Gump, da cinque anni corre via dai problemi

Hellah Sidibe ha iniziato a correre quando le speranze di una carriera calcistica sono svanite, e cinque anni e mezzo dopo continua a farlo.

Ogni giorno, con qualsiasi tempo, Hellah Sidibe allaccia le scarpe da corsa e si dirige verso la strada, il parco o il sentiero più vicini.

Nato in Mali, Sidibe nelle sua Africa passava intere giornate a giocare a calcio nelle strade e nei campi vicino casa con gli amici, idolatrando il grande brasiliano Ronaldo “il fenomeno” e

sognando di giocare nel Chelsea in Premier League.

Quando la sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti, queste aspirazioni sono divenute realtà, Hellah Sidibe ha giocato in NCAA Division 1 con l’Università del Massachusetts e in seguito ha

ricevuto l’interesse di club della Major League Soccer e della Bundesliga 2, la seconda divisione tedesca.

Ha firmato un contratto da professionista con i Kitsap Pumas, un’affiliata dei Seattle Sounders, ma problemi di visto e un limite al numero di cittadini non statunitensi ammessi in una rosa MLS

hanno interrotto bruscamente i suoi progetti.

Era maggio del 2017, e lui decise di correre 10 minuti al giorno per 2 settimane giusto per rimanere in forma.

Stanco di fare promesse a vuoto sull’andare in palestra, ha voluto crearsi una routine di esercizi piccola e gestibile, giusto per non demordere subito.

Non passò molto tempo prima che Sidibe iniziasse a scalare le sue ambizioni, le corse sono diventate più veloci e più lunghe e successivamente ha pianificato di andare in palestra ogni giorno per

un anno.

I giorni passavano e gradualmente iniziò a puntare altri traguardi: due anni, tre anni, 1.000 giorni, con l’unica clausola che le sue corse siano all’aperto e lunghe almeno tre chilometri, diventando

così un run streaker.

È un rituale che ha mantenuto negli ultimi cinque anni e mezzo e che il 31enne Hellah Sidibe non intende interrompere tanto presto, indipendentemente da dove si trovi e da ciò che la vita gli riservi.

Secondo Streak Runners International e la United States Running Streak Association, un’organizzazione che cataloga le strisce di corsa, il 71enne Jon Sutherland è in cima alla lista delle strisce di

corsa attive con 53 anni, quasi 19.500 giorni.

 

Hellah Sidibe: “ho superato la depressione con la corsa”

Hellah Sidibe consiglia il suo percorso a chi si trovasse in un momento bui: “cose di cui non avevo il controllo mi hanno messo in uno stato di depressione. Sono sempre stato un ragazzo felice, e

d’improvviso mi sono ritrovato triste… Sono entrato in una fase buia della mia vita in cui non mi piaceva più nulla, non sorridevo praticamente mai e non volevo più parlare con nessuno “.

“Non importa quanto lavori duramente, ma questo pezzo di carta te lo impedisce“, dice a proposito dei problemi con il visto.

Hellah Sidibe confessa che da giovane, da promettente calciatore, vedeva la corsa come una forma di punizione e passava notti insonni il giorno prima dei test di fitness.

POi ha deciso che invece era una paura da affrontare e superare: “ mi sono detto che dovevo affrontare una paura, invitarla ad entrare ad entrare senza contrastarla. Sto invitando questa cosa

che non conosco davvero e la sto trasformando in qualcosa che forse non è poi così male”.

“Anzi, ho visto la corsa come un privilegio che non tutti hanno“, continua. “Voglio usare questo mio privilegio quando ci sono persone là fuori che non possono camminare, figuriamoci correre.

Questo alimenta questa cosa dentro di te, e tu vai là fuori e lo fai… non ci sono scuse“.

Infine, conclude il run streaker “Al momento non voglio fare il passo più lungo della gamba, ma mi vedo a fare questo per il resto della mia vita“.

hellah sediba runner da 5 anni ph@facebook@sediba