Indycar Series sarebbe vicina ad adottare il KERS come la Formula 1, stando a quanto dichiarato dal presidente Jay Frye.
La nuova unità ibrida per la Indycar Series dovrebbe affiancare i motori V6 bi-turbo da 2.4 litri a combustione interna capaci di sviluppare ben 800 CV; il KERS in questione, posizionato tra il freno ed il volano con la batteria posizionata sopra la protezione per la testa, aumenterebbe la potenza di 100 CV portando quindi la potenza a 900 CV quando rilasciato.
Le parole di Frye
Lo stesso presidente ha dichiarato: “Mi sento di dire che l’aumento di potenza sarà nell’ordine di 80-100 CV; ci sono diversi modi per raggiungere questo picco e riteniamo che i 2.4 bi-turbo possano raggiungerlo meglio degli attuali 2.2. Nel corso degli anni i costruttori si sono migliorati e crediamo che la cifra sia attualmente raggiungibile”.
All’uscita della notizia, però, alcuni fan si sono domandati come funzionerà il sistema ibrido negli ovali, dato il fatto che la conformazione dei circuiti non permette di decelerare ed accumulare energia come nella Road e nelle Street Courses; a tal proposito Frye ha aggiunto “E’ questa la sfida più interessante; c’è sicuramente una tecnologia là fuori che permette di fare questo. E’ possibile che il sistema ibrido per gli ovali sarà differente e ciò permetterà ai team di sviluppare soluzioni personalizzate per ogni pilota. Mancano ancora 2 anni all’inizio di questa nuova avventura, sarà una bella sfida ma al contempo sarà molto interessante”.
Un altro problema è il peso delle vetture in gara, dato il fatto che il sistema ibrido farà aumentare il peso di circa 45 Kg. Il telaio più utilizzato al momento è il Dallara DW12 ma il comitato tecnico non è sicuro che il telaio italiano potrà reggere questo peso. Ancora Frye ha aggiunto: “Fa parte del processo di conversione; sapendo che la auto peseranno di più con il KERS, cosa possiamo togliere dall’auto per farla rientrare in determinati standard? Questo sistema fa cose che rimpiazzano al tre tipiche del motore a combustione, pertanto cosa si può fare? E’ il classico “effetto rete”, stiamo lavorando per capire meglio cosa fare”.
Quale sarà il futuro per le IndyCar?
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