Joan Mir ha dichiarato che i limiti della pista in MotoGP dovrebbero essere controllati da una mano umana e non da un computer.
Le dichiarazioni di Joan Mir
Joan Mir ha concluso il GP d’Italia al 3° posto dietro ad un sorprendente Miguel Oliveira (KTM); nei minuti successivi alla bandiera a scacchi, però, Oliveira era stato retrocesso al 3° posto dopo che aveva superato i limiti della pista alla Casanova durante l’ultimo giro. Sembrava dunque tutto finito ma anche il Campione del Mondo in carica è stato penalizzato nell’esatto punto per lo stesso motivo.
Intervenuto dopo la gara, Joan Mir ha dichiarato: “Nell’ultimo giro devi andare con estrema cautela dato il fatto che ci sono dei punti che non puoi evitare se passi sulla parte verde dopo il cordolo; i sensori sono veramente molto sensibili, non avevo realizzato che avevo fatto la stessa cosa di Oliveira finché non sono arrivato al parco chiuso. Dobbiamo mettere un limite al superamento dei limiti del tracciato, c’è il rischio che diventi moto pericoloso perché se nessuno dice nulla allarghi la traiettoria e quando vai a rientrare ti scontri con un altro pilota; serve che la parte umana della Direzione Gara prenda una decisione, ci sono molti ex piloti che si affidano esclusivamente ad un computer.”
Dal canto suo, Miguel Oliveira ha aggiunto: “La penalità è giusta, fa parte del regolamento, io personalmente non ho preso alcun vantaggio dal toccare il verde oltre il cordolo. Credo che la manovra con una MotoGP in quella situazione sia complicata, avevamo chiesto di allargare la pittura verde anche a Misano lo scorso anno per evitare situazioni del genere; alle volte non ti accorgi che tocchi con le ruote quella parte di pista, è difficile con una moto del genere non guardare già all’altra curva. Mi dispiace per Joan Mir, lo capisco, ma il regolamento parla chiaro.”
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