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Kamui Kobayashi – La nostra intervista alla 6 ore di Imola 2025

Kamui Kobayashi - La nostra intervista alla 6 ore di Imola 2025

Kamui Kobayashi, pilota e team principal del team Toyota in WEC, ci ha spiegato, all’incontro con i media a Imola, gli obiettivi per la gara di domenica.

Il giapponese, più volte campione del mondo in WEC, ricopre un doppio spazio all’interno di uno dei team più importanti dell’intero programma Hypercar, nonché team campione del mondo dei costruttori. Assieme a Nyck de Vries e Mike Conway, Kobayashi guida la Toyota GR010 Hybrid #7, che ha iniziato il 2025 con un 6° posto nella gara in Qatar.

Tuttavia, qui a Imola sono ancora tra i principali protagonisti alla vigilia della gara, avendo vinto la scorsa edizione della 6 ore tricolore all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Kamui Kobayashi ha preso parte all’incontro con i media sempre a Imola, nel quale ha risposto anche a delle domande di The Shield Of Sports. Ringraziamo il team Toyota e il suo pilota e team principal per lo spazio concesso.

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La nostra intervista Kamui Kobayashi

Dopo le prove libere, come ti è sembrato guidare in queste condizioni e con le gomme soft?

Kamui Kobayashi: “È un po’ presto per fare delle valutazioni definitive, ma la Ferrari sembra davvero forte, come ci aspettavamo.”

Cosa pensi che dobbiate fare per competere con loro?

Kamui Kobayashi: “Dobbiamo concentrarci sull’ottimizzazione della nostra vettura. Finora, la Ferrari sembra molto veloce, ma dobbiamo fare il nostro lavoro.”

Ricordiamo tutti la vostra incredibile prestazione dello scorso anno, specialmente nei pit stop e nella strategia. Pensi che ci sia un’altra possibilità di ripetere quel successo quest’anno, magari sfruttando condizioni variabili come quelle che abbiamo visto?

Kamui Kobayashi: “Sì, certo! Ma se ricordate la gara dell’anno scorso, la Ferrari era molto forte. Hanno commesso degli errori con la strategia delle gomme, quando la pista si stava asciugando. È stato lì che abbiamo avuto la nostra occasione.

Sappiamo che non è facile sorpassare qui, quindi abbiamo dovuto sfruttare al meglio la situazione. Penso che anche con una buona vettura, se non fai le scelte giuste, è difficile recuperare. Siamo stati un po’ fortunati, lo ammetto, ma abbiamo anche avuto un ottimo ritmo. Quest’anno sembra che la Ferrari sia di nuovo molto competitiva, quindi dovremo lavorare sodo per batterli.”

Parlando di ritmo, ti senti più a tuo agio con il set-up per le qualifiche rispetto alle gare precedenti? Pensi di poter puntare alle prime cinque posizioni?

Kamui Kobayashi: “Abbiamo visto la Ferrari andare molto forte oggi. Se riusciamo a qualificarci tra i primi cinque, sarebbe un buon risultato. La Cadillac sembra competitiva qui, soprattutto considerando che è un circuito più lento. Dobbiamo fare del nostro meglio.”

Tu sei sia team principal che pilota. Com’è gestire entrambi i ruoli contemporaneamente, specialmente in gare lunghe come la 24 Ore di Le Mans o una gara del WEC?

Kamui Kobayashi: “Non è facile! Ma non prendo tutte le decisioni da solo. Ho una squadra fantastica intorno a me e collaboriamo strettamente. Abbiamo un sistema ben rodato.

Cerco di concentrarmi sulla guida il più possibile, soprattutto nelle situazioni più intense. Abbiamo lavorato in questo modo per 3 o 4 anni ormai, quindi non è una novità. Mi fido dei ragazzi del team. All’inizio è stato un po’ impegnativo, ma ora ci siamo assestati e sappiamo cosa dobbiamo fare.”

Parliamo delle gomme. Come vi siete approcciati all’utilizzo delle soft durante le prove libere? Ci sono delle limitazioni, magari sul lato destro della vettura a causa del carico?

Kamui Kobayashi: “È difficile dirlo con certezza ora. Le condizioni della pista sono un po’ fredde e c’è ancora umidità. Non possiamo prendere una decisione definitiva adesso. Dipenderà da come saranno le condizioni in gara. Se avremo condizioni simili, forse le useremo. Ma se la pista sarà completamente asciutta, dovremo riconsiderare.”

Sembra che le gomme soft siano più utili quest’anno rispetto alle hard. Siete più fiduciosi riguardo al loro potenziale?

Kamui Kobayashi: “Non credo che qualcuno abbia usato le hard l’anno scorso, giusto? Abbiamo usato le medium. Quindi la domanda è se saremo in grado di farle durare a lungo in gara con le soft.”

Immagino che la scelta dipenderà dalle condizioni della gara.

Kamui Kobayashi: “Sì. Penso che potremmo usare le soft, ma non abbiamo molta esperienza con le medium in queste condizioni, quindi è difficile fare un confronto.”

Inizio di stagione solido per Toyota, terzi in griglia. Ma ora siete un po’ più indietro, terzi o quarti. Avete visto Cadillac e Ferrari più forti in Qatar.

Kamui Kobayashi: “Sì, è vero.”

Pensi che vedremo dei cambiamenti qui a Imola o nelle prossime gare per Toyota per colmare il divario?

Kamui Kobayashi: “Lo spero! Ma ci sono delle limitazioni. Abbiamo la macchina più pesante e credo meno potenza. Giusto?”

Meno potenza?

Kamui Kobayashi: “Sì, penso di sì. Quindi, cosa ti aspetti?”

Come valuti la prestazione in Qatar? Quali sono stati i punti di forza?

Kamui Kobayashi: “Abbiamo fatto del nostro meglio, onestamente. Non ci aspettavamo di finire con entrambe le vetture in sesta posizione. La Ferrari era troppo avanti, ovviamente. E la BMW è andata bene. Siamo stati fortunati con l’errore commesso da Cadillac in gara, altrimenti sarebbero stati veloci anche loro.

Quindi, considerando tutto, penso che un quinto e sesto posto siano stati il risultato di una buona prestazione.”

Immagino che sia fondamentale massimizzare i risultati quando le circostanze non sono perfette, soprattutto in un campionato così competitivo.

Kamui Kobayashi: “Certo. È importante accumulare punti per la lotta al titolo.”

Cambiando un po’ argomento, avete fatto i test in Spa. C’è ancora tanto da imparare?

Kamui Kobayashi: “Sì, c’è sempre qualcosa da imparare. Altrimenti i soldi per questi test sarebbero uno spreco. Imparare sempre.”

Transizione da LMP1 ad Hypercar. Qual è la differenza maggiore per il pilota?

Kamui Kobayashi: “Il cuore della macchina è uguale. Ci sono piccole differenze, se le metti affianco la gente non le nota. Magari nella F1, la gente le noterebbe di più.”