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Kevin Durant parla delle speranze dei Suns e dei Nets

Kevin Durant parla delle speranze dei Suns e dei Nets

Kevin Durant è stato protagonista dello scambio di mercato più importante tra le trade dell’NBA passando dai Brooklyn Nets ai Phoenix Suns.

Questo movimento di mercato, insieme a quello che ha portato Kyrie Irving ai Dallas Mavericks ha ufficialmente scritto la parola fine alla stagione dei big three di Brooklyn che, solo due anni fa, sembravano destinati alla gloria.

Il primo ad andarsene era stato James Harden, verso Philadelphia, e, ora, anche gli altri due componenti hanno lasciato New York, decretando uno dei più sonori fallimenti della storia recente della NBA

Kevin Durant a Phoenix per vincere?

Ieri Kevin Durant  ha parlato sia delle sue speranze future con i Suns sia della sua esperienza appena conclusasi.

Penso che siamo in possesso di tutte le compenenti necessarie per avere successo“, ha dichiarato KD durante la conferenza stampa di giovedì, la sua prima da giocatore dei Suns.

Abbiamo ragazzi che hanno sperimentato cosa significhi giocare le finali. Abbiamo già un campione [Il GM James Jones] che ci sta supervisionando. Monty è un campione come allenatore. Quindi abbiamo un team che sa cosa serve per arrivare fino in fondo e vincere”

I rimpianti per l’esperienza di Brooklyn

Guardando indietro ai Nets, Kevin Durant si è quasi commosso perchè, a Brooklyn, ha trovato un gruppo di persone che lo hanno accolto in un momento molto difficile della sua carriera, reduce dalla rottura del tendine d’achille.

Il giocatore ha affermato di essersi trovato molto bene e di avere il rimpianto di non essere riuscito a giocare un numero sufficente di partite con le altre due stelle che sarebbero servite per poter vincere.

La volontà di Irving di andarsene, poi, è stato l’elemento che lo ha convinto a prendere la stessa decisione:

“Mi è dispiaciuto non poter concludere la stagione“, ha aggiunto Kevin Durant. “Pensavo che stessimo avendo una buona inerzia. Stavamo finalmente costruendo l’ambiente che avevamo sempre desiderato.

Mi sentivo come se ad ogni partita stessimo costruendo la nostra chimica, ma non sapevo cosa stesse succedendo con Kyrie e quale fosse la sua situazione con il team.

(La richiesta di Irving di essere ceduto) è stato un duro colpo per la nostra squadra. Ha fatto venir meno la nostra identità. Era un elemento  di enorme importanza. Il suo gioco, è un giocatore della Hall of Fame, un grande, grande giocatore, che può fare tutto sul campo e ci eravamo affidati a lui.

 

 

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