Dopo 10 anni di carriera nella terra dei 10.000 laghi, Kyle Rudolph viene tagliato dai Vikings. Il giocatore era al secondo dei quattro anni dell’attuale contratto da 36 milioni con la franchigia viola, che salva 5 milioni nel Salary Cap e 8 milioni in denaro per la prossima stagione. Aveva chiesto chiaramente di non ricevere tagli nel contratto, ma in tempi difficili per tutte le franchigie della NFL, il rilascio è stato inevitabile.
The #Vikings are releasing veteran TE Kyle Rudolph, sources tell me and @TomPelissero. End of an era in Minnesota.
— Ian Rapoport (@RapSheet) March 2, 2021
L’addio di un leader
“Grazie Minnesota! Nonostante i miei giorni come Vichingo siano finiti, i miei giorni da abitante del Minnesota sono iniziati“. Queste le parole del Tight End in una lettera alla testata The Players’ Tribune, mentre l’Head Coach dei Vikings, Mike Zimmer, ha ricordato il suo impegno in una dichiarazione pubblica: “Kyle è stato un leader e un mentore dentro e fuori dal campo sin dal mio primo giorno con la squadra […] è stato un giocatore importante per la squadra e per la comunità nel corso della sua carriera ed è stato un onore averlo allenato in questi sette anni. Ci mancherà e auguro tutto il meglio a lui e alla famiglia“.
Kyle Rudolph ha trascorso tutta la carriera con i Vikings, dopo essere stato scelto al Draft 2011 con la scelta numero 43 da Notre Dame, dove ha trascorso tre anni, rinunciando al suo anno da Senior. Chiude la sua avventura con 140 partite giocate, 453 passaggi catturati per 4488 yarde e 48 touchdown (nessuno come lui tra i Tight End della franchigia) in 10 anni e due apparizioni al Pro Bowl,nel 2012 e nel 2017, dati che lo rendono uno dei giocatori presenti nelle classifiche storiche del club. Ha chiuso la stagione 2020 con 28 ricezioni per 334 yarde e un solo touchdown in dodici gare disputate in una stagione che ha visto i vichinghi al terzo posto nella NFC North con un record di 7-9.