Layshia Clarendon, tramite un post pubblicato sul suo account Instagram, ha annunciato il suo ritiro dall’WNBA dopo 11 anni di carriera.
La guardia 33enne ha indossato la maglia di diverse squadre della lega tra cui Indiana Fever, Atlanta Dream, New York Liberty, fino ad arrivare alla firma nel febbraio 2023 con le Los Angeles Sparks, con cui ha segnato una media di 8 punti, 2.5 rimbalzi e 3 assist.
Clarendon, a causa di numerosi infortuni, è stata lontana dal campo molteplici volte durante la sua carriera ma questo non le ha mai impedito di eccellere.
È stata la seconda giocatrice, per età, a registrar una tripla doppia con 11 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, nel match contro le Atlanta Dream.
Si ricordano anche la sua nomina come All-Star dell’WNBA nel 2017 e la partecipazione con gli Stati Uniti ai Campionati mondiali del 2018.
“La lezione che ho imparato in quest’ultimo anno è che tutto finisce. È arrivato il momento che la mia carriera nel basket finisca. Sono profondamente in pace con questa scelta ho amato questo gioco con ogni grammo del mio essere” – questo è l’inizio scelto dalla giocatrice per il suo discorso di addio al basket.
Layshia Clarendon campionessa non solo sul campo
Layshia Clarendon è un’icona a 360 gradi e lo ha dimostrato, al di fuori del campo sportivo, con il suo ingente interesse per il sociale e con l’impegno nella lotta contro ogni genere di discriminazioni.
Instancabile organizzatrice di eventi sportivi a sostegno dei diritti umani e dell’equità, Layshia Clarendon nel 2016 è stata eletta primo vicepresidente della Women’s National Basketball Players Association.
Nel 2020 ha contribuito a negoziare uno storico accordo con i vertici della WNBA per migliorare la situazione salariale delle giocatrici, pattuendo un ulteriore bonus per coloro fossero al contempo genitori.
Nel suo lungo post su Instagram, ha voluto ringraziare le società sportive, in primis le Indiana Fever con cui ha iniziato, le compagne di squadra, i diversi allenatori che l’hanno sostenuta e spronata e i fan, che hanno dimostrato amore e fiducia nei suoi confronti, eleggendola figura di riferimento per l’intera comunità LGBTQIA+.
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