Lewis Hamilton è stato molto ciritico della imposizione di nuovi flex test sulle ali che hanno portato a modifiche per lui inutili.
In occasione del Gran Premio di Barcellona, infatti, sono stati effettuati dei controlli sottesi ad appurare che non venga superato un limite di flessibilità delle ali delle vetture che è stato ridotto di 5 millimetri.
Tale nuova regola è il frutto di appelli e richieste inoltrati sin dall’anno scorso sia dalla stessa Ferrari che dalla Red Bull spinte dalla convinzione che Mercedes e McLaren stessero sfruttando a proprio vantaggio un’eccessiva felssibilità della norma ottennendo un maggiore bilanciamento.
A quanto pare il sospetto era infondato.
La critica di Lewis Hamilton
Al netto dell’introduzione del suddetto cambiamento normativo, Lewis Hamilton ritiene che la situazione in pista non abbia registrato alcun mutamento e che il divario tecnico e prestazionale dei team vincenti sia rimasti invariato nonostante le modifiche apportate.
Il bilanciamento è sì diminuito, ma non solo per la McLaren bensì per tutti.
“L’equilibrio non è sicuramente come quello che avevamo prima”, ha dichiarato il pilota britannico “Ma non ha fatto alcuna [differenza] – che spreco di soldi. Abbiamo solo sprecato tutti tanti soldi.”
“Non è letteralmente cambiato nulla. Le ali di tutti continuano a piegarsi. È solo metà della flessione. E tutti hanno dovuto costruire nuove ali e spendere più soldi per realizzarle. Non ha senso. Ma bisogna farsene una ragone, continueremo così.”
Il domino nelle prove di Barcellona messo in mostra da Norris e Piastri sembrebbe dare ragione alla tesi di Hamilton.
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