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Lorenzo Musetti da applausi all’ATP 250 di Lione

Lorenzo Musetti da applausi all'ATP 250 di Lione

Lorenzo Musetti al 2021 ATP Lyon Open ha eliminato all’esordio il canadese Felix Auger-Aliassime, n.19 Atp, quindi lo statunitense Sebastian Korda, n.65 del ranking (theshieldofsports.news), e ora ha superato nei quarti lo sloveno Aljaz Bedene (n.55 del ranking) col punteggio di 6-3 7-6(2) quindi conquistando la terza semifinale in carriera nel circuito maggiore.

Lorenzo Musetti, tanti e meritati applausi

Lorenzo Musetti è da applausi all’Open Parc Auvergne-Rhone-Alpes-Lyon, ATP 250 dotato di un montepremi di 419.470 euro che si sta disputando sui campi in terra rossa di Lione, in Francia.

Entrato in tabellone come “alternate” al posto di Lorenzo Sonego, splendido semifinalista al Foro Italico, Lorenzo Musetti continua a stupire a Lione. E ora si appresta a testare il suo tennis nella terza semifinale ATP (e seconda dell’anno) dopo aver battuto Aljaz Bedene per 6-3 7-6 (2) in 94 minuti . Questo risultato gli assicura un best ranking di N.76 ATP; ora attende Tsitsipas per una possibile rivincita. Ricordiamo infatti che il greco l’ha battuto nella semifinale di Acapulco a marzo.

Musetti e Bedene

Musetti rimonta dal 2-5 nel secondo e domina il tie-break, ma qualche scelta discutibile c’è.

Sebbene nel primo set il toscano sia quasi sempre in controllo, senza mai concedere i vantaggi in battuta – mette il 78 percento di prime in campo e vince tutti i punti giocati sulla seconda, nel secondo tradisce qualche attesa. Bedene infatti prende decisamente il comando delle operazioni nel secondo set, tagliando i non forzati e manovrando bene, ma pecca in termini di killer instinct, non riuscendo a mettere più distanza fra sé e il giovane rivale.

Un doppio fallo e un errore di dritto in avanzamento danno due palle del contro-break all’azzurro: Musetti fallisce la prima con un errore di dritto lungolinea, ma poi accorcia sul 4-5 con il brevettato monomane lungolinea in seguito ad una buona difesa, e pareggia tenendo a 15.

Di lì in poi tanti vincenti colorati e grinta da parte di un completamente risvegliato Musetti. Almeno, fino all’ultimo game dove abbiamo una smorzata di Musetti che finisce sotto 15-30, accusando un totale blackout sinaptico: concede una palla break appoggiando una volée in realtà da chiudere, e per tirarsi fuori dai guai ha pensato bene di servire da sotto, finendo nuovamente maluccio– l’impressione è che i suoi tifosi dovranno abituarsi a questa vita vissuta in sprezzo del pericolo.

 

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