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LXT Esport sarà il primo team femminile italiano di VALORANT

LXT Esport sarà il primo team femminile italiano di VALORANT

LXT Esport è il primo team tutto al femminile di VALORANT tutto italiano e competerà nel VCT Game Changers.

L’Italia ha il suo primo Team per gli eSports tutto al femminile: è stata infatti annunciata la nascita di LXT Esport, squadra che competerà nel VCT Game Changers, un torneo di VALORANT rivolto proprio alle videogiocatrici.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra Lexant, squadra impegnata negli eSports, e da Ask Advisory, società no-profit che si occupa della salvaguardia psicologica dei videogiocatori professionisti; le 5 giocatrici verranno infatti seguite proprio da Ask per quanto riguarda un percorso formativo ed anche uno psicologo mentre la parte di coaching sarà affidata a Lexant.

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Ecco la formazione di LXT Esport

Le 5 giocatrici che compongono LXT Esport sono Seffyra-Effy, Aranekl, Valyyrian, Regi e Giu, tutte con una discreta esperienza negli FPS tattici. Le giocatrici portano infatti con loro oltre 3 milioni di seguaci sui principali social network oltre al fatto che la loro esperienza non è affatto da sottovalutare: Seffyra-Effy è infatti uno dei volti più noti in Italia per quanto riguarda VALORANT, Valyyrian è stata una delle prime giocatrici italiane del videogioco sviluppato da Riot Games mentre Regi e Giu hanno già una discreta esperienza nei tornei Game Changers. L’obiettivo della squadra e del progetto più in generale è quello di aprire all’inclusività negli eSports con un modello dove etica e performance di gioco vadano di pari passo.

Andrea Mileto, responsabile del progetto LXT Esports, ha dichiarato: “Abbiamo scelto di sostenere questo progetto grazie a Ask Advisory in quanto riteniamo che questo sia un potentissimo mezzo per abbattere gli stereotipi di genere e promuovere la carriera in uno spazio sicuro; una delle parti integranti del progetto sarà la costituzione di un centro studi per monitorare i comportamenti dei gamer per far si che il talento dei vari professionisti possano emergere ed essere valorizzate. Ad oggi molte squadre non si curano di questi piccoli dettagli, ma la nostra organizzazione crede fermamente in questi valori e speriamo di poterli portare nelle altre organizzazioni eSports italiane.”