Il Premier Italiano Mario Draghi si è dimostrato contrario a far disputare la finale di Euro 2020 a Wembley. Spunta l’ipotesi Roma?
Spostare la finale di Euro 2020 da Londra ad un’altra città. Questo è l’obiettivo del Premier Italiano espresso nella conferenza stampa successiva al vertice con la cancelliera tedesca Angela Merkel. La variante Delta sta spaventando tutta l’Europa e proprio Londra ne è uno dei nuclei principali di contagio con una media giornaliera sempre in crescita.
Sono dati che spaventano diverse nazioni europee e, di conseguenza, anche la finale di Euro 2020 potrebbe avere un cambio di location inattesa. Parte di questo merito andrebbe proprio a Mario Draghi il quale ha espresso fermamente il suo desiderio di cambiare lo stadio che ospiterà la finalissima.
Mario Draghi contro la finale Euro 2020 a Londra: “Farò l’impossibile affinché la finale cambi città”
Il tutto parte dell’intervista di un giornalista tedesco a seguito di una indiscrezione creata proprio in Inghilterra circa la possibilità di evitare una rischiosa finale a Wembley in caso di incontrollata profusione della variante Delta. Mario Draghi è più che favorevole e ha dichiarato:
Sì, mi adopererò affinché la finale degli Europei non si faccia in Paesi con alti contagi.
Una situazione molto particolare a poche settimane dall’evento che potrebbe aprire la porta a tante variabili molto particolari che vedono il nostro paese in prima linea in quanto tra le possibili alternative potrebbe spuntare anche Roma.
Finale Euro 2020 a Roma? Le reali possibilità
Alla luce di tutto ciò ci sarebbe da domandarsi se l’ostacolo posto da Mario Draghi possa davvero portare ad uno spostamento della finalissima a Roma. La risposta è presto detta: per quanto sia nelle speranze di tutti, le possibilità sono effettivamente ridotte ma non azzerate.
Il mantenimento della quarantena e le varie restrizioni imposte da Boris Johnson avrebbero creato una spaccatura tra Governo Inglese e la UEFA la quale potrebbe optare per un paese “meno severo”.
In questo momento l’Italia rientra tra queste ma il limite di capienza è un ostacolo difficile da superare. A questo proposito è giunta l’opinione del presidente FIGC Gabriele Gravina il quale ha espresso i suoi dubbi stoppando ogni ipotesi di spostamento all’Olimpico.
Nonostante tutta questa bagarre, la UEFA strizza ancora l’occhio a Wembley e sarebbe disposta ad un compromesso per unire sicurezza e storia per questa storica finale europea. Secondo il Telegraph esisterebbe un accordo, vicinissimo alla chiusura, tra Boris Johnson e UEFA per ridurre la capienza dello stadio a 60.000 persone.
Vedremo se le parole di Mario Draghi avranno un peso nei giorni successivi, per scoprirlo restate connessi su The Shield Of Sports per tutti gli aggiornamenti.