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Mathurin scrive la storia, Indiana sogna in grande

Mathurin scrive la storia, Indiana sogna in grande

Le luci della Gainbridge Fieldhouse brillano più che mai, e la notte di Indianapolis ha celebrato una vittoria che potrebbe valere un pezzo di storia. Gli Indiana Pacers hanno messo a segno un colpo da maestro in Gara 3 delle NBA Finals, sconfiggendo i favoriti Oklahoma City Thunder per 116-107 e portandosi in vantaggio per 2-1 nella serie. Un successo che porta la firma indelebile di una panchina stellare e del ritrovato smalto delle sue stelle.

Il vero eroe a sorpresa della serata è stato Bennedict Mathurin. Partito dalla panchina, il giovane talento ha letteralmente infiammato il campo, chiudendo con 27 punti. Una prestazione da incorniciare che lo proietta nella storia: non si vedeva un giocatore di riserva con così tanti punti in una finale NBA dal lontano 2011 (Jason Terry).

Ma non è stato l’unico “uomo dalla panchina” a brillare. T.J. McConnell ha dato spettacolo con 5 recuperi difensivi, guidando un reparto riserve dei Pacers che ha annichilito quello dei Thunder, con un parziale impressionante di 49 a 18. Una dimostrazione di profondità e abnegazione che esalta la filosofia del coach Rick Carlisle. “Questa è la squadra che siamo,” ha dichiarato Carlisle. “Abbiamo bisogno che tutti siano pronti. Non saranno sempre gli stessi ragazzi a fare i punti, ma è così che dobbiamo giocare, da squadra.”

Che sia l’anno degli Indiana Pacers?

Accanto all’esplosione della panchina, i leader dei Pacers non sono stati a guardare. Tyrese Haliburton ha sfiorato la tripla doppia con 22 punti, 11 assist e 9 rimbalzi, orchestrando al meglio l’attacco. Pascal Siakam ha aggiunto 21 punti, confermando la sua solidità e il suo impatto a tutto campo.

La vittoria di Gara 3 ha un peso statistico enorme: le squadre che si portano sul 2-1 nelle Finals hanno poi vinto l’80.5% dei titoli. E i Pacers arrivano a questo cruciale appuntamento con un dato che fa sognare i tifosi: sono imbattuti (5-0) nei playoff del 2025 dopo una sconfitta, e non perdono due partite consecutive da oltre tre mesi (8 e 10 marzo).

Bennedict Mathurin, dal recupero alla storia

Gara 4 si giocherà venerdì sera, ancora a Indianapolis, e tutti gli occhi saranno puntati su Mathurin. Il suo exploit lo proietta in un club esclusivo, diventando il sesto giocatore dal 1976-77 a segnare 25 o più punti nelle Finals a 22 anni o meno, affiancando leggende come Kawhi Leonard, LeBron James, Tony Parker, Kobe Bryant e Magic Johnson.

“Ha fatto un ottimo lavoro attaccando dal palleggio, leggendo le situazioni, alzandosi dal midrange,” ha commentato Haliburton sul compagno. La sua prestazione è stata un faro, anche perché Mathurin non aveva avuto un ruolo così preponderante nelle prime due gare.

La sua mentalità, però, è rimasta la stessa da quando fu scelto nel 2022. Una mentalità forgiata anche da un brutto infortunio alla spalla nel marzo 2024, che lo tenne fuori dai playoff dello scorso anno. “Ho imparato molto stando in panchina, vicino agli allenatori,” ha affermato Mathurin. “È stata una situazione sfortunata, ma sono stato abbastanza fortunato da imparare molto ed essere pronto per quest’anno.”

Coach Carlisle ha raccontato che Mathurin, durante il recupero, aveva addirittura appeso un calendario in palestra, togliendo un giorno dopo l’altro in un conto alla rovescia verso il suo ritorno. “Ha messo molto lavoro per essere pronto per questi momenti, e stasera è stato un fattore assolutamente determinante,” ha concluso Carlisle.

I Pacers hanno dimostrato di avere cuore, profondità e una stella emergente pronta a brillare sul più grande palcoscenico. Il sogno del titolo è più vivo che mai per Indianapolis.