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Mattia Faraoni e Joyner analizzano il loro match in un video

Mattia Faraoni e Joyner analizzano il loro match in un video

Mattia Faraoni e Charles Joyner si sono affrontati Sabato scorso nel main event di Superfihts Roma 3 andato in scena presso il parco a tema di Cinecittà World.

In palio per i due contendenti c’era la cintura di campione mondiale ISKA di Kickboxing della categoria al limite dei 95kg.

Dopo cinque riprese molto intense ed equilibrate, i giudici hanno assegnato la vittoria a Mattia Faraoni con verdetto unanime regalandogli, così, il prestigioso titolo  per la gioia del numeroso pubblico romano intervenuto all’evento.

Ieri i due fighter si sono ritrovati per un’analisi post-match.

Mattia Faraoni e Charles Joyner svelano le strategie

In una dimostrazione di estrema cordialità e rispetto, Mattia Faraoni ed il suo avversario australiano si sono ritrovati a discutere del combattimento in un video caricato sul canale YouTube di Sim1workout.

A fungere da intervistatore ed interprete d’eccezione è stato Carlo Di Blasi, promoter e organizzatore di Superfights Roma.

Il gameplan di Faraoni

Il campione romano ha rivelato di avere, originariamente, 3 possibili strategie da adottare per affrontare l’impegno. Inzialmente ha provato a puntare sulla mobilità, gli spostamenti laterali ed i calci, ma, per sua stessa ammissione, le lunghe leve, il controllo del range e la guardia mancina di Joyner lo hanno molto disorientato limitandogli il raggio d’azione.

Anche i cambi di guardia non hanno dato frutti ed, allora, il team Italiano ha puntato sull’aggressività ed il lavoro di braccia, che, in effetti sono risultati essere l’arma vincente.

Il gameplan di Joyner

Charles Joyner, invece, ha svelato di aver impostato il match sulla difesa, l’attendismo ed il controllo della distanza per le prime tre riprese, provando a far stancare l’aversario colpendolo con calci e ginocchiate. Sarebbe stata sua intenzione, poi, produrre un forcing finale dal quarto round per provare a mettere KO un Faraoni esausto.

La tattica dell’Australiano, ad eccezione dell’atterramento subito nel primo round, ha funzionato piuttosto bene perchè Mattia Faraoni ha ammesso di essere arrivato alle ultime frazioni molto provato e sofferente a causa di una potente ginocchiata al tronco. Per fortuna il campione romano ha saputo dare fondo alle ultime riserve di energia e ad un grande cuore per convincere i giudici.