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Moto2: Gabriel Rodrigo annuncia il ritiro a soli 25 anni

Moto2: Gabriel Rodrigo annuncia il ritiro a soli 25 anni

Moto2: Gabriel Rodrigo, pilota del team SAG Racing, con un post sui social ha annunciato il ritiro dal mondo delle corse a soli 25 anni.

Nella settimana che vede il ritorno di Marc Marquez e Joan Mir tornare in sella dopo un grave infortunio, per lo stesso identico motivo arriva l’annuncio del ritiro con effetto immediato dal mondo delle corse del pilota argentino classe 1996 del SAG Racing Team Gabriel Rodrigo.

Rodrigo infatti è fermo ai box dal Gran Premio d’Italia dello scorso 29 Maggio a causa di un brutto infortunio alla spalla dove si è anche sottoposto ad un intervento chirurgico.

 

Moto2, Rodrigo si ritira: “Non voglio più mettere la mia vita in pericolo”

Moto2: nella giornata di oggi, come un fulmine a ciel sereno arriva l’annuncio del ritiro con effetto immediato del giovane pilota classe 1996 Gabriel Rodrigo.

Il pilota del team SAG Racing era fermo ai box dopo aver subito un grave infortunio alla spalla al Mugello. Infortunio che lo ha portato tutti questi mesi a pensare al suo futuro in Moto2 e che nella giornata di oggi, tramite un lungo post, ha annunciato di dire addio definitivamente dal mondo delle corse:

Ciao a tutti, faccio questo video per annunciarvi che ho deciso di chiudere la mia carriera sportiva. Ci pensavo già da un po’ e ci tengo a darvi la spiegazione che mi ha portato a questa decisione.

Tutto ha avuto inizio lo scorso anno prima di firmare il contratto per salire in Moto2 quando in allenamento ho avuto un grave incidente che mi ha portato in pericolo di vita e tutto quello che è successo ai nostri compagni mi ha fatto molto pensare se ne valeva la pena prendere tanti rischi.

Non sono più disposto a mettere in pericolo la mia vita per continuare a correre in moto, questo è quello che mi ha fatto prendere la mia decisione.

L’infortunio mi ha fatto correre per la maggior parte dell’anno in cattive condizioni e ho dovuto smettere. Grazie alla sosta, ho potuto concedermi del tempo, ascoltare il mio corpo, il mio cuore e vedere cosa mi chiedeva di fare.

Non aveva senso continuare a correre; se lo facevo, era per il dolore e la malinconia per quella che è stata la mia identità per tutti questi anni. Ma quello che voglio davvero è smettere e dedicare il mio tempo ad altre cose.

Mi ritengo molto fortunato ad aver potuto vivere della mia passione e porto con me tanti ricordi speciali e le persone che ho conosciuto. Posso dire addio al motociclismo con il sorriso sulle labbra”.