Il Mugello sostituirà la Turchia nel 2021?

Il Mugello è emerso come un potenziale candidato per un Gran Premio nel 2021 mentre i boss della Formula 1 si affannano per salvare il GP di Turchia.

La gara di Istanbul rimane in dubbio dopo che il governo del Regno Unito ha deciso di mantenere la Turchia nella sua lista rossa COVID-19.

Nonostante le forti pressioni del governo del paese, il Regno Unito ha mantenuto l’idea iniziale di inserire la Turchia all’interno della lista rossa. La prossima revisione della lista non è prevista fino al 16 settembre.

Nel frattempo, il Mugello viene considerato come un possibile sostituto, nonostante la F1 avesse precedentemente affermato che non ci sarebbero state gare europee dopo l’inizio della serie di eventi flyaway pianificata con il GP di Russia del 26 settembre.

Il Mugello tornerà in F1 nel 2021?

Il Mugello, che ha ospitato con successo la sua prima gara di F1 lo scorso settembre, sarebbe una scelta popolare tra tifosi, team e piloti. Tuttavia, dovrebbe avere un senso commerciale per tutte le parti, e questo potrebbe ancora rivelarsi un ostacolo.

Il significato della classificazione della zona rossa della Turchia è che chiunque sia stato in un paese nell’elenco nei 10 giorni precedenti deve intraprendere una quarantena obbligatoria di 10 giorni in un hotel approvato dal governo del Regno Unito, al costo di £ 2250 a persona.

La F1 non ha esenzione per le zone rosse e non prevede di ottenerne una, quindi la sentenza riguarderebbe circa un migliaio di personale viaggiante dei sette team con sede nel Regno Unito, l’organizzazione F1, la FIA, Pirelli, Honda e i media.

L’Italia, e dunque il Mugello, è esclusa dalla lista rossa al momento.

La lista rossa: una problematica per i circuiti

Il piano originale prevedeva che il GP del Giappone fornisse un “buffer” tra la gara turca del 3 ottobre e il ritorno nel Regno Unito, con la regola dei 10 giorni superata mantenendo le persone in Giappone per qualche giorno in più dopo il weekend di gara di Suzuka .

Dopo la recente cancellazione della gara giapponese, la F1 è rimasta fiduciosa che la Turchia sarebbe uscita dalla lista della zona rossa, rimuovendo così eventuali problemi di quarantena.

Anche Messico e Brasile sono nella lista della zona rossa del Regno Unito, mentre il COVID è diventato un problema serio ad Austin, creando potenziali problemi per tutte e tre le sedi.

Diversi paesi sono anche nella lista rossa italiana, creando problemi a Ferrari, AlphaTauri e Pirelli, ma si ritiene che ci sarà maggiore flessibilità in termini di deroghe.

Quali sono le problematiche?

Il calendario rimane quindi in uno stato di cambiamento, veniamo a conoscenza che un’opzione è quella di correre la Russia come gara a sé stante, spostando la Turchia di una settimana al 10 ottobre.

Ciò consentirebbe alle squadre di pianificare un semplice viaggio da e per Sochi acquistando tempo extra dopo la prossima revisione della zona rossa del Regno Unito il 16 settembre.

Se la Turchia dovesse uscire dall’elenco a quel punto, in teoria, ci sarebbe ancora tempo per viaggiare verso la Turchia senza problemi di quarantena.

Quindi un’opzione alternativa è che il personale con sede nel Regno Unito eviti la quarantena viaggiando dalla Turchia agli Stati Uniti, dove avrebbe un fine settimana libero prima del GP degli Stati Uniti il ​​24 ottobre.

I GP di Messico e Brasile sarebbero stati posticipati di una settimana, creando un gap di un weekend libero per consentire al personale di tornare a casa dopo il viaggio Turchia/USA.

Poiché Messico e Brasile sono ancora zone rosse e potrebbero rimanere così, verrebbe creato un buffer di quarantena nel Regno Unito aggiungendo una gara in Qatar dopo Interlagos, creando un’insolita tripla intestazione. Un secondo evento in Bahrain è un’alternativa nel caso in cui i piani per il Qatar dovessero fallire.

Ecco come entra in campo il Mugello

Se la Turchia non potrà avere luogo, la F1 sta considerando il Mugello come un evento europeo a sé stante nella data del 10 ottobre attualmente prevista per questo. Sarebbe troppo presto per organizzare un evento nuovo di zecca in Qatar, motivo per cui la gara di Doha è prevista per novembre.

Tutte queste opzioni rimangono provvisorie e sono ancora in discussione con gli organizzatori della gara e altre parti interessate.

L’amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali dovrebbe discutere i piani con i team principal nel suo normale incontro di sabato a Spa sabato, proponendo in questo caso il Mugello come tappa.

Le squadre devono affrontare enormi problemi logistici mentre pianificano la seconda metà della stagione. Tutti inviano articoli come attrezzature per garage via mare e i container destinati al Giappone sono partiti diverse settimane fa, con diverse squadre che riferiscono che sono attualmente in attesa a Singapore.

Pirelli ha spedito via mare anche i suoi pneumatici Suzuka, e l’azienda è in attesa di notizie prima di dirottarli su una sede alternativa.

I costi del trasporto marittimo e aereo sono aumentati enormemente a causa della pandemia ed è ora molto più difficile modificare i piani in una fase avanzata.

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