L’NHL ha stretto un accordo per circa 2 milioni di dollari con l’azienda chimica Chemours Company per promuovere alcuni refrigeranti sostenibili per l’ambiente, ma che in realtà contengono dei gas molto inquinanti. Questo emerge da un rapporto pubblicato dall’Environmental Investigation Agency, ONG che indaga sui crimini contro l’ambiente e gli animali.
The NHL is now promoting a new “sustainable” refrigerant that is a potent greenhouse gas. If every ice rink in North America used the new coolant, added greenhouse gas emissions would equal that of 15 coal-fired power plants, one report says.https://t.co/jSdeZ0SeqU
— Inside Climate News (@insideclimate) November 20, 2021
Le dichiarazioni del direttore dell’EIA
Alexander von Bismarck, direttore esecutivo dell’Environmental Investigation Agency, è entrato subito nel dettaglio:
“La NHL ha accettato denaro da Chemours per diffondere una pericolosa disinformazione climatica. È sorprendente per noi sapere che la NHL, che pubblicizza le sue qualità “verdi”, voglia utilizzare il suo marchio per promuovere questi gas super serra come sostenibili dal punto di vista ambientale durante un’emergenza climatica come quella che stiamo vivendo attualmente. I fan della lega, e tutti noi, meritiamo di meglio”, ha dichiarato senza troppi giri di parole.
Le conversazioni registrate in video tra gli investigatori dell’EIA ed i rappresentanti della lega di hockey e dell’azienda chimica americana forniscono una visione molto dettagliata della natura di questo accordo commerciale stipulato tra le parti. All’ONG ambientalista è stato infatti riferito che:
“Il team sostenibilità della NHL svolge un ruolo chiave nella promozione degli HFC (gas refrigeranti contenenti idrofluorocarburi, ndr) della Chemours tra i team della NHL e in migliaia di piste di pattinaggio comunitarie in tutto il Nord America. La partnership sfrutta il marchio e l’influenza della NHL per ottenere la fiducia di comunità e companies non solo nel settore delle piste di pattinaggio, ma anche in altri settori del raffreddamento industriale e della catena alimentare del freddo, i quali utilizzano ampiamente refrigeranti ad ammoniaca non HFC che competono con Chemours“.
La difesa della NHL
D’altra parte, Jennifer Neziol, portavoce della NHL, ha rilasciato un’intervista a Inside Climate News. Di seguito le sue parole:
“L’Environmental Investigation Agency non ha condiviso il rapporto completo con la lega. Fino a quando non avremo avuto la possibilità di leggere e rivedere quel rapporto, sarebbe prematuro per noi commentare”, ha tagliato corto la rappresentante.