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Nick Sirianni chiede scusa ai fan

Nick Sirianni chiede scusa ai fan

Nick Sirianni, coach dei Philadelphia Eagles, ha chiesto scusa ai fan per la reazione aggressiva che ha avuto dopo la partita contro i Cleveland Browns.

Sirianni ha dato il via alla sua carriera da allenatore nella NFL nel 2009, facendo da assistente offensivo ai Kansas City Chiefs. La svolta è arrivata nel 2021 quando è stato nominato head coach dei Philadelphia Eagles.

Durante il suo primo anno da allenatore degli Eagles, Sirianni è riuscito a portarli ai playoff mostrando grandi doti tecniche. Da lì in poi, ha cercato di alzare sempre di più il livello della squadra, conducendoli nell’impresa di ritagliarsi un posto di prestigio nelle squadre dell’NFL.

Nelle ultime ore in casa dei Philadelphia Eagles non si respira un’aria di serenità, a causa della reazione eccessiva del coach dopo aver ricevuto dei fischi dai fan.

Tifosi contro Nick Sirianni: lui reagisce ma poi chiede scusa

Nick Sirianni è sempre stato noto per il suo temperamento e ne ha dato dimostrazione durante la partita al Lincoln Financial Field.

Alcuni fan lo hanno fischiato e beffeggiato con cori, inneggiando al suo licenziamento. Le motivazioni dietro al gesto dei tifosi sarebbero dovute ad un malcontento rispetto alle chiamate di gioco di Sirianni e alla partenza lenta della squadra.

Al termine della partita, vinta dagli Eagles, il coach ha ironizzato sui fischi subiti, mimando il gesto dell’ascolto verso gli spalti. La provocazione non è stata ben accetta dai tifosi e gli stessi giornalisti hanno cercato di avere delle delucidazioni in merito al contrasto.

Nick Sirianni ha approfittato della conferenza stampa di lunedì per cercare di placare la tensione.   “Non era un gesto provocatorio, stavo cercando di portare energia ed entusiasmo al termine di una partita vinta”, ha sottolineato ai microfoni.

“La mia energia dovrebbe convergere tutta nella capacità di allenare, motivare e elogiare i nostri ragazzi. Devo imparare a controllare le mie reazioni e capire come dosare l’energia: quello non era il momento di eccedere”, così ha concluso il coach.

La tensione tra lui ed i tifosi è ancora palpabile nell’aria.