Nils Politt, il corridore della Bora-Hansgrohe vince la frazione in solitaria, ottenendo il primo successo in carriera nella Grande Boucle. Tappa molto ventosa e caratterizzata da una fuga di massa, con tredici corridori che prendono il largo sul gruppo maglia gialla fin dalle prime battute.
Nils Politt e i 13 fuggitivi
Con Nils Politt la Bora-Hansgrohe ritrova subito il sorriso: il suo scatto fulmineo beffa i compagni di fuga, tra i quali al mattino spiccava anche Julian Alaphilippe. Giornata serena per il gruppo maglia gialla, che ha tagliato il traguardo di Nimes con un ampio ritardo dopo aver scongiurato senza troppe ansie anche il pericolo ventagli: pure la tappa 13, la Nimes-Carcassonne (219,9 km), sarà adatta alle ruote veloci o, in alternativa, all’arrivo di un’altra fuga.
Andiamo però con ordine. La diretta della dodicesima tappa del Tour de France 2021 fornisce già da subito un verdetto che si può considerare ufficiale: il successo di giornata è un affare riservato ai primi 13 fuggitivi, che provvedono a un vantaggio che supera gli undici minuti nei confronti del gruppo.
Certo, mancano ancora oltre 60 km all’arrivo di Nimes, ma immaginare un recupero furibondo da parte del gruppo sembra fantascienza, anche perché molte squadre sono rappresentate nella fuga e altre – su tutte la UAE Team Emirates della maglia gialla Tadej Pogacar – non hanno alcuna intenzione di inseguire gli attaccanti.
Ricordiamo allora che la fuga è composta da André Greipel, Edward Theuns, Julian Alaphilippe, Imanol Erviti, Nils Politt, Stefan Kung, Stefan Bissegger, Connor Swift, Harry Sweeny, Brent Van Moer, Luka Mezgec, Sergio Henao ed Edwald Boasson Hagen e si capisce quindi già da subito che tra loro uscirà fuori il nome del vincitore di tappa. Nel frattempo vien superato l’unico GPM di giornata, che era di terza categoria: primo Politt davanti a Kung.
Nils Politt ne ha più di tutti
Nils Politt emoziona e si emoziona alla fine. La vittoria è stata un affare riservato ai fuggitivi e siccome il gruppo ha lasciato fare, sono presto cominciate le schermaglie fra gli attaccanti: dopo diversi tentativi di allungo, si è fermato un quartetto al comando con Imanol Erviti, Nils Politt, Stefan Kung ed Harry Sweeny, con gli altri nove compagni d’avventura al loro inseguimento.
I quattro però allungano e dimostrano di avere qualcosa in più: a circa 15 km anzi uno di loro, lo svizzero Kung, non regge il ritmo degli altri tre, che restano così alla testa della corsa per giocarsi il successo. Politt ne ha più degli altri e quindi ai -12 km tenta l’attacco solitario e stacca Erviti e Sweeny, che non riescono in alcun modo a contrastarlo e arriveranno con circa mezzo minuto di ritardo. Kung salva il quarto posto a quasi due minuti, poi Luka Mezgec vince la volata per il quinto posto.
Nils Politt è alla prima vittoria in un GT
Nils Politt è al settimo cielo. “È un sogno vincere una tappa al Tour de France. Sagan ha abbandonato stamattina e abbiamo cambiato tattica – le prime impressioni dopo il traguardo – Sapevamo che c’era del vento laterale ad inizio tappa. Io mi sentivo veramente bene negli ultimi giorni, ho provato a fare del mio meglio ed è arrivata una tappa splendida”.
Il tedesco è riuscito ad anticipare gli altri componenti della fuga di giornata: “C’erano molti corridori veloci all’attacco, sapevo che dovevo anticipare. Siamo andati via in quattro, poi ho attaccato e mi sono detto che dovevo arrivare fino alla fine. Arrivare da solo così è incredibile. Il ciclismo è la mia passione. Nel finale ho pensato a tutta la mia famiglia, sono sempre via lontano da casa e si fanno questi sacrifici per vincer una tappa al Tour”.
Oltre i 15” di ritardo il leader Pogacar, mentre Mark Cavendish si prende la volata del gruppone per qualche punto prezioso in difesa della maglia verde. Nessuno scossone nella classifica generale, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che resta in giallo e conserva 5’18” di vantaggio su Rigoberto Uran (EF Education-Nippo).
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