Il “caso” Peng Shuai continua ad essere avvolto nel mistero più assoluto ma, nelle ultime ore, sono arrivate interessanti novità.
A raccontare ciò che sta succedendo è stato Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, che è entrato in contatto con la tennista e con le autorità cinesi.
Le parole di Thomas Bach sul caso Peng Shuai
Ecco cos’ha rivelato il presidente del CIO, che ha sottolineato come sia entrato in contatto con la tennista per due volte in videoconferenza: una volta il 21 novembre, la seconda il 1 dicembre.
“Queste due videoconferenze non segnano la fine del processo. Nelle due conversazioni si è mostrata grata del contatto. Ha parlato della sua carriera da tennista e delle sue tre apparizioni olimpiche, e degli effetti che la pandemia di Covid sta avendo sul proseguimento della sua carriera.
Queste conversazioni continueranno. Siamo anche in trattative con organizzazioni sportive e organismi ufficiali cinesi. E posso assicurarvi che tutti gli aspetti di questo caso sono in discussione con la parte cinese.
Questi casi umanitari ti stanno venendo particolarmente vicino. L’integrità fisica è il diritto umano più importante. Stavamo condividendo questa preoccupazione per un’atleta olimpica con molti atleti e persone in tutto il mondo quando non è stata possibile raggiungerla per molto tempo.”
Infine Bach ha parlato della scelta del CIO per affrontare il caso Peng Shuai onde evitare problemi di qualsiasi natura:
“La diplomazia silenziosa e il contatto faccia a faccia richiedono rispetto da parte del pubblico. Ciò non è facile in un momento caratterizzato da una profonda sfiducia nei confronti di tutte le organizzazioni. Tuttavia, l’esperienza mostra che questa diplomazia silenziosa può funzionare e produrre risultati. Per questo continueremo a seguire questa strada.”