Il Sei Nazioni 2021, torneo più importante dell’anno del Rugby, avrà inizio sabato 6 febbraio con la partita tra Italia e Francia.
Benvenuti signore e signori, io sono Donato Nesta e siamo in quel periodo dell’anno dove tutti s’incuriosiscono per degli spot che appiano alla televisione, e magicamente ci ritroviamo per 5 week end all’anno a vedere 30 giocatori giocare uno sport affascinante e complesso, signore e signori, siamo nel periodo dell’anno chiamato Sei Nazioni, uno dei tornei sportivi e più gloriosi al mondo.
Discovery si conferma il broadcaster ufficiale per l’Italia del più antico e prestigioso torneo della palla ovale. In una edizione in cui le sfide sui campi si giocheranno senza pubblico, il ruolo di Discovery sarà ancora più importante nel coinvolgere gli appassionati con lo spettacolo di questo sport avvincente.
Ai nastri di partenza la “casa televisiva” ufficiale del Sei Nazioni 2021: Dmax canale 52 accompagnerà il sogno azzurro con la diretta delle cinque partite dell’Italia proposte tutte live e in esclusiva in chiaro a partire da sabato 6 febbraio alle 15:15, per il match del Trofeo Garibaldi Italia-Francia.
Per vivere al meglio l’esperienza di questa manifestazione sarà disponibile anche la novità di Motor Trend canale 59, l’altro canale del gruppo, che trasmetterà tutte le 10 partite delle altre squadre Nazionali partecipanti al Sei Nazioni 2021, sempre in diretta free.
Il Sei Nazioni 2021 parte sabato 6 febbaio alle 17:45 con Inghilterra-Scozia, il tutto sarà anche in live streaming su discovery+. La vasta comunità del rugby potrà ritrovare l’autorevolezza e la verve dei telecronisti e commentatori Antonio Raimondi e Vittorio Munari, voci storiche di Dmax.
6 Nazioni 2021: cenni storici
Nato nel 1883, il Sei Nazioni rievoca le battaglie storiche e gloriose che hanno disegnato i confini geografici dell’antico continente. Chi sono le partecipanti? Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Francia ed Italia. Ma come si svolge questo torneo? Semplice, tutte le squadre s’incontrano una volta a testa, in un round unico, ove se una volta giochi in casa contro l’uno, l’anno dopo ci giochi in trasferta.
E la classifica? Il rugby ha un punteggio leggermente diverso da quello del calcio in termini di classifica, ma proverò ad essere molto molto semplificativo: La vittoria vale 4 punti in classifica, il pareggio vale 2 a testa e la sconfitta vale 0.
Semplice no? Ok ora aggiungiamo la parte piu difficile, per rendere più spettacolare le partite sono stati aggiunti due bonus, uno offensivo ed un difensivo.
Il Bonus Offensivo è parecchio semplice, per raggiungere il +1 in classifica basta marcare 4 mete o, in termini calcistici, 4 gol.
Il Bonus Difensivo? Semplice basta perdere la partita per meno di 7 punti, facile no?
Bene ora che vi ho dato i mezzi per leggere la classifica, andiamo un attimino a parlare delle squadre partecipanti al Sei Nazioni 2021.
Sei Nazioni 2021: le squadre partecipanti
Inghilterra
Ah la nazionale della Rosa Rossa, una tenuta tutta bianca, con una rossa rossa sul petto, quasi ad indicare “Noi siamo i buoni, i puri!”. Peccato che spesso sono visti come i nemici di tutti, il Rugby inglese nel suo modo di giocare è molto quadrato e di altissimo livello, grazie ad un campionato molto competitivo e club storici preparatissimi.
L’arma segreta dell’armata della Rosa Rossa? Il suo Coach Eddie Jones, mezzo australiano mezzo giapponese, uno statistica e un genio, tant’è che lo stesso Guardiola, allenatore di Calcio, più volte si confronta con lui.
Il Genio e follia di Eddie Jones rende la nazionale inglese un avversario durissimo e fortissimo, con piani di gioco disegnati apposta per demolire emotivamente e fisicamente l’avversario, talvolta però l’ossessione del suo coach per la perfezione, ossia sconfiggere gli All Blacks, lo porta spesso ad errori quasi da Villain fumettistico.
Irlanda
L’Irlanda, non Eire e non Ulster, semplicemente Irlanda, due inni perchè la nazionale verde smeraldo lotta per tutta l’isola con un unico obbiettivo, l’unione d’intenti.
Come gioca l’Irlanda? Storicamente, l’Irlanda pesca i ¾ o, più semplificativo, quelli rapidi, dalla provincia di Leinster, ossia Dublino, e la mischia dalla Red Army di Munster che rappresenta le città di Cork e Limerick, le riserve ed i fuori classe arrivano dalla provincia di Connacht ossia Galway, terra di Musica e Poesia, Ulster ossia Irlanda del Nord.
Avere il Leinster in Pro14 ed in Champions Cup, arare gli avversari con un gioco talmente tanto preciso e a memoria, rende la nazionale Irlandese una delle squadre più difficili da affrontare in tutto il mondo.
Galles
Nazionale in seria difficoltà, il loro gioco, a differenza delle altre Home Unions britanniche, è vario e spettacolare, la difficoltà però di mantenere in piedi 4 squadre professionistiche sta rendendo la vita molto dura alla nazionale.
Ok, capisco che anche per l’Irlanda ho citato nomi e parole un attimino fuori dalla logica calcistica, e per questo faccio una piccola spiegazione. Galles, Irlanda e Scozia si sono rese conto che i loro campionati domestici, Serie A, non sono competetivi come quelli Francesi ed Inglesi, allora hanno deciso tutte e tre di creare delle super squadre professionistiche in modo che i migliori giocatori possano confrontarsi con i migliori e crescere.
Ogni nazione ha deciso per conto proprio da chi farsi rappresentare in questo neonato torneo Pro14 e il Galles vede quattro compagini al via: Llanelli Scarlets, Cardiff Blues, Newport Dragons e Ospreys.
La crisi economica ha colpito queste quattro squadre facendo scappare molti giocatori verso campionati più ricchi, e per una regola imposta dalla WRU, federazione gallese, se vuoi giocare in nazionale devi giocare in Galles, rendendo molto povera la nazionale quest’anno, ma i vivai sono prosperi e la fame Gallese non muore mai.
Scozia
La Scozia si trova a vivere lo stesso problema Gallese, solo in misura minore, Glasgow Warriors e Edinburgo ci hanno sorpreso con grossi exploit sia in Champions Cup (la champions league del rugby) sia in Pro14, rendendo la nazionale un vero osso duro, soprattutto quando vedono la Rosa Rossa, ma la panchina è spesso molto corta, ed i cambi non sono a livello delle prime scelte.
Molto probabilmente si giocheranno l’ultimo posto con gli azzurri, contando il fatto che la roccaforte di Murrayfield, il loro stadio, quest’anno sarà vuoto e ciò potrebbe renderli molto meno pericolosi senza le cornamuse a dargli la carica giusta.
Francia
Una Nazionale da ospedale psichiatrico, possono battere di 20 punti chiunque e perdere di 40 contro chiunque. Una nazionale di stelle, un campionato galattico con addirittura 26 partite regolari più play off e più coppe continentali rendono le società francesi in perenne lotta con la FFR, federazione Francese, che, da buon samaritano, deve ogni volta far coincidere voleri dei presidenti, dei coaches dei club, dello staff della nazionale e del Board.
Vedere la Francia giocare bene è la massima espressione di rugby mondiale, per via della loro scuola.
Ora noi tutti immaginiamo milioni di schemi e simili ma no, la Francia alza la sguardo e legge la difesa o l’attacco e gioca d’improvvisazione, il che può essere letale.
Italia
Povera Italia, in un anno di elezioni federali e con la media età più bassa degli ultimi anni se non di sempre, gli azzurri si apprestano a fare un torneo più da nave scuola.
Zebre e Benetton Treviso in Pro14 (si, ci siamo anche noi!) zoppicano, e siamo all’inizio di un nuovo ciclo che ci porterà piano piano ai mondiali francesi, ma c’è un ma: negli ultimi anni la nazionale under 20, vero termometro del movimento rugbystico mondiale, si è piazzata costantemente fra le prime 10 al mondo con anche bellissimi exploit, e queste generazioni stanno entrando nella nazionale maggiore.
5 sconfitte sarebbero una condanna? No, ma sicuramente il tifoso Italiano è molto stanco.
Dunque: Buon Sei Nazioni 2021 a tutti voi!