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Ryan Garcia espulso dal WBC per gli insulti razzisti

Ryan Garcia espulso dal WBC per gli insulti razzisti

Ryan Garcia sta continuando nel suo processo di autodistruzione e le conseguenze del suo comportamento si fanno sempre più gravi.

Negli ultimi mesi il giovane talento della boxe statunitense che vanta un grande seguito mediatico con milioni di followers ha inanellato una serie di eventi negativi che destano sincera preoccupazione sul suo stato di salute mentale.

In occasione del match, poi dominato, con Devin Haney era apparso decisamente sopra le righe in conferenza stampa, aveva mancato il peso salendo sulla bilancia con una birra in mano ma si era pensato ad una strategia per costruire l’hype attorno all’evento.

Poi, però, sono arrivati i test antidoping positivi, la conseguente squalifica di sei mesi, le multe e perfino l‘arresto per aver devastato una camera d’albergo in evidente stato d’alterazione.

Ieri si è aggiunta l’espulsione dal WBC.

Perchè Ryan Garcia è stato espulso dal WBC?

Durante una diretta live sui social, Ryan Garcia, probabilmente ubriaco, ha tenuto un lungo monologo pieno di insulti razzisti nei confronti degli afro-americani e della popolazione di religione islamica.

Immediatamente sono apparse molte reazioni di sdegno come, ad esempio quello della campionessa di boxe Claressa Shields che lo ha definito un razzista.

Di lì a poco il presidente del WBC, Mauricio Sulaiman, ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale:

“Nell’esercizio della mia funzione e con l’autorità che mi deriva dalla carica di presidente del WBC, decreto l’espulsione di Ryan Garcia da ogni tipo di attività della nostra organizzazione. Ci dichiariamo contrari a ogni forma di discriminazione”

Sulaiman ha concluso con l’auspicio che il pugile si faccia aiutare con terapie di recupero, parole che hanno fatto eco a quelle utilizzate dal padre dell’atleta ieri.

 

 

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