La Ryder Cup 2021 certifica che saranno gli americani a presentarsi al Marco Simone di Roma il 29 settembre 2023 con la coppa in valigia. Un birdie alla buca 17 di Collin Morikawa lo certifica, ma la vittoria per gli Stati Uniti è il risultato di una netta supremazia dall’inizio. L’edizione numero 43 giocata tra i mille bunker del percorso di Whistling Straits è stata stravinta da loro.
Gli USA si riprendono la Coppa che avevano vinto nel 2016 e lasciato, al Le Golf National, nel 2018. Finisce di fatto poco dopo le 22:30 italiane la disperata rincorsa dell’Europa a una rimonta che già dall’inizio, nei match singoli, era ben oltre il limite dell’impossibile.
Ryder Cup 2021 con Mcllroy finalmente desto e Rahm giù di 4 down
Alla Ryder Cup 2021 gli USA guidavano già per 11-5 al termine delle prime due giornate e a risultare decisivi sono stati i match dal secondo al quinto in questa fattispecie. Con Rory McIlroy bravo, seppur tardivamente, a risorgere e battere Xander Schauffele per 3&2, la cattiva sorpresa in quota europea riguarda Jon Rahm: il numero 1 del mondo finisce subito 4 down contro Scottie Scheffler e non si riprende più (finirà 4&3).
Unita questa vittoria a quelle di Patrick Cantlay su Shane Lowry (4&2) e di Bryson DeChambeau su Sergio Garcia (3&2), ci si domanda soltanto quale possa essere il momento in cui la Ryder Cup de facto termina. Sebbene il primo candidato inizialmente paia Dustin Johnson contro Tyrrell Hatton, alla fine è Morikawa, nel bellissimo match contro Viktor Hovland, a farcela.
Ryder Cup 2021 fa da ciliegina sulla torta di Morikawa
Alla Ryder Cup 2021, sulla parità, al par 3 della 17 il vincitore dell’Open Championship trova la giusta pendenza con il tee shot: la palla scende e arriva neanche troppo lontana alla buca in uno (sarebbe stata la settima della storia della Ryder; una la trovò Costantino Rocca a Oak Hill nel 1995, le ultime due sono del 2006). Dal momento che, trovandosi 1 Up e con la sola 18 rimanente, l’americano non può più perdere, questo significa Ryder vinta a causa del raggiungimento automatico della quota punti necessaria (14.5 punti). Pochi minuti dopo Hovland finisce per pareggiare il match, ufficializzando quel 14.5-6.5 che fa esultare il pubblico americano.
Morikawa, in questo modo, va a coronare un anno per lui fantastico: oltre ad aver vinto il Major britannico, è diventato il primo giocatore dai tempi di Tiger Woods a vincere due tornei maggiori a un’età minore di 25 anni. E adesso diventa anche l’uomo decisivo per gli Stati Uniti, in un anno nel quale semplicemente si rivelano troppo forti con otto giocatori nei primi 10 dell’OWGR.