Il Salotto Dakar 2023 accoglie tra i suoi invitati anche Giorgio Proglio, fondatore dell’applicazione tabUi.
Come dichiarato dallo stesso fondatore dell’app dedicata alla mappatura della realtà aumentata, nonostante la fine del lavoro di sperimentazione fatto nelle edizioni precedenti, continua a fare da sponsor al motociclista Cesare Zacchetti.
Ringraziamo Cristina Cardone per questo e altri contributi dalla Dakar 2023.
Giorgio Proglio (tabUi) si siede al Salotto Dakar 2023
Giorgio Proglio, fondatore dell’app di orientamento tabUi, sponsor di Cesare Zacchetti alla Dakar 2023, ci racconta delle novità per quest’anno e del contributo dato negli ultimi anni per la manifestazione.
Qualche novità su tabUi come sponsor alla Dakar 2023?
“Il logo tabUi è presente sulla moto di Cesare Zacchetti come sponsor, ma la sperimentazione sulla mappatura per la realtà aumentata no. Ci fermiamo quest’anno. Il progetto è andato benino i primi due anni, bene il terzo. Cesare corre la Malle Moto, quindi per lui la sera diventava complicato interagire per inviare i dati della mappatura.
Grande soddisfazione per l’anno in cui Cesare è stato l’unico italiano a terminare la corsa. Ci saremo comunque, ci fermiamo per un anno almeno, questo crea attesa. C’è in progetto di tornare con una moto tutta tabUi. La Dakar è una cassa di risonanza importante, Cesare è un fenomeno. Schermando mi ha detto: “Non facciamo passare troppo tempo, se no divento vecchio”, gli ho risposto che per la Dakar non si è mai vecchi, guarda Franco Picco.
Quest’anno i concorrenti attraverseranno una zona ampia del deserto del quarto vuoto, quindi non farai esperimenti per mappare il territorio con la realtà aumentata?
“Quest’anno no. Abbiamo raggiunto livelli di tecnologia elevata e non ci serve più la sperimentazione. Ora lavoriamo sull’intelligenza artificiale, un valore aggiunto. Testeremo più avanti, voglio farlo bene per raggiungere un livello da provare anche in un ambiente ostile come il deserto.
I risultati di questi anni alla Dakar hanno avuto un ritorno?
“Sì, assolutamente sì. Non eravamo ancora conosciuti questa esperienza ci ha permesso di avere molti follower. tabUi nelle mie Langhe è diventato un brand, molti negozi vogliono prodotti con il logo tabUi, certo non paga, ma a livello di soddisfazione personale fa tantissimo, stimola.
Spesso, nelle mie conferenze, ricordo come essere stato sponsor in questi anni alla Dakar sia stato un ritorno di immagine pazzesco: scorrevano le immagini dei filmati della corsa e accanto al logo della Red Bull compariva uno sconosciuto logo tabUi. Un’emozione grandissima“.
Visualizza questo post su Instagram