Sam Greenhill del Daily Mail ha dovuto percorrere 11km per ottenere una birra ai Mondiali 2022. E ha raccontato la sua disavventura.
La notizia ha fatto storcere un po’ il naso: per i Mondiali 2022 il Qatar, paese organizzatore, ha vietato la vendita di alcolici negli 8 stadi, in base al divieto religioso di poterli consumare liberamente.
Tutto questo in barba al contratto stipulato tra FIFA e Budweiser, del valore di 63.000.000 di sterline, che ha reso la birra americana “la birra ufficiale della Coppa del Mondo”.
Sam Greenhill e la sua odissea per una birra
Sam Greenhill, inviato per il Daily Mail ai Mondiali 2022, ha raccontato di un lungo viaggio intrapreso rigorosamente a piedi per consumare una birra; la mediazione tra il Qatar e la FIFA ha consentito di poter fare consumare alcolici nella Fan Zone, ma Greenhill ha smentito la notizia.
Lo stesso Sam Greenhill ha dichiarato: “Nella Fan Zone, nonostante l’aria di festa che si respira a Doha, non ho trovato ne un bicchiere di birra ne un bicchiere di vino. Dopo 5 km di camminata ho trovato una postazione Budweiser ma era chiusa fino al giorno dopo e comunque dopo le 19.00 per acquistare comunque non più di 4 pinte di birra.”
Sam Greenhill ha poi continuato il suo racconto: “Qualcuno mi ha consigliato un hotel di fascia alta, cerco e trovo un Best Western Hotel; mi reco lì, mostro il mio passaporto che dimostrava che non ero cittadino del Qatar e posso finalmente godermi la mia birra fresca. Ma che fatica.”
Questa è solo l’ultima controversia dei Mondiali 2022 dopo le dichiarazioni dell’ambasciatore della manifestazione sugli omosessuali, il caso dei finti tifosi e le centinaia di persone che hanno perso la vita nella realizzazione degli impianti.
In questo clima, la nazionale del Qatar ha esordito per la prima volta ai Mondiali venendo battuta dalla non stratosferica Ecuador in quella è stata definita “la peggior partita inaugurale nella storia dei Mondiali”.