Sean O’Malley rientra da una grande vittoria archiviata a UFC 264 ai danni di Kris Moutinho in quello che è stato l’incontro della serata.
Nonostante la sua grande prestazione, il bonus in denaro ottenuto e la crescita della sua popolarità, l’atleta si sente tuttora mancato di rispetto da parte della UFC, in particolar modo dal matchmaker Sean Shelby.
Sean O’Malley si è dunque scagliato contro di lui e la promotiom, sostenendo di non essere essere trattato come una star del suo calibro, specialmente in fatto di guadagni. Una cosa in cui si sentono accumunati diversi altri fighter.
Sean O’Malley si scaglia con Sean Shelby
A seguire sono le critiche del fighter esposte sul suo podcast personale.
“Non so nemmeno se mi è permesso dire queste cose. Il mio manager stava parlando con Sean Shelby, il quale si è arrabbiato con me perché non voglio combattere a New York.
È lontana, le tasse raggiungono numeri assurdi e Tim Wech ha le qualifiche dei campionati di grappling ADCC quel weekend. Mi ha anche avvisato prima che sapessi di potenziale match in autunno.
Ho rifiutato, e Sean in maniera furente mi ha detto: ‘Bene, vediti pure con 6ix9ine’. Questo comportamento è da ca—ni.
Non hanno bisogno di me. Se hanno bisogno di un fighter di alto livello, potrei tranquillamente esserci io. Il problema è che non mi trattano come tale.
Mi tratta come un pezzo di me–a solo perché mi sono visto con 6ix9ine per tre giorni. Preferirei trattare solo ed esclusivamente con Dana White.”
Le parole di O’Malley sulle paghe dei fighter
In seguito, Sean O’Malley si è espresso sulla sua paga e su quella degli altri fighter.
“Sto portando grandi numeri con i miei incontri. Perché mai dovrebbero avere problemi a pagare qualcuno con quanto meritano davvero?
Ho vinto gli ultimi due match grazie a dei potenti KO. Mi spetta una paga maggiore. Sono stato io il miglior fighter a UFC 264.”
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