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Sport invernali: chiusi i Palaghiaccio nel Cadore

Sport invernali: Ecco il calendario della stagione 2022/23

Sport invernali: la crisi climatica, il caldo e la siccità stanno mettendo in pericolo anche il mondo degli sport sul ghiaccio.

Il caldo fuori stagione e la siccità che continua a persistere sulle zone alpine stanno mettendo in ginocchio un intero settore e la politica sportiva non può continuare a restare indifferente a questi gridi di allarme.

A fine settembre hanno serrato le porte lo stadio Alvise De Toni di Alleghe e la Galvalux Arena di Tai di Cadore. E ora che siamo alla fine di ottobre, ancora non si vede l’ombra di un provvedimento che possa aiutare a risolvere queste criticità.

Resta aperto a Cortina il Palaghiaccio per motivi sportivi, ma anche là non mancano i problemi per la tenuta del ghiaccio.

Sport invernali: la siccità e il caro bollette sta mettendo in ginocchio l’hockey

Anche la carenza cronica di precipitazioni sta mettendo in difficoltà il mondo degli sport invernali, specialmente l’hockey, molto praticato nelle Dolomiti.

I costi delle bollette sono diventati insostenibili per i palazzetti del ghiaccio del bellunese.

Nel caso di Alleghe, alle bollette quasi decuplicate, si è aggiunto il problema della siccità: la scarsità d’acqua non ha permesso di parare il colpo appoggiandosi alla vicina e piccola centrale idroelettrica del torrente Zunaia, che non ha prodotto sufficiente energia per fronteggiare i consumi previsti per un Palaghiaccio.

Problemi anche nella vicina Pieve di Cadore per i citati problemi del Caso Alleghe.

Il club di Alleghe nella seconda divisione ora gioca a Cortina e se si continua in questo modo, il rischio che possa fallire l’hockey di Alleghe è molto alto.

Già l’Hockey italiano non vive un momento magico, se ci si mettono anche questi problemi, non si sa quale via di uscita ci possa essere.

Va ricordato, infatti, che tra meno di quattro anni avremo i Giochi Olimpici Invernali in casa e non possiamo permetterci più di restare inermi a queste situazioni.

Già il mondo degli sport invernali è in grave crisi, se poi ci si mette l’ottusità di non voler neanche provare a cercare una soluzione, è difficile pensare ad un futuro al mondo di questi sport.