Il Team Aqua ha ottenuto ottimi risultati in questa stagione che portano la firma di diversi giocatori, ma chi è stato il vero protagonista del 2025?
La stagione competitiva di Pokémon è ormai alle sue battute finali. Dopo quanto accaduto nel corso dello Special Event di Bologna e dei Campionati Internazionali di New Orleans, dei quali parleremo più avanti in questo articolo, resta un unico altro evento da disputarsi.
I Campionati Mondiali 2025, che quest’anno si terranno ad Anaheim, rappresentano infatti l’ultimo grande scoglio a separare i giocatori che vi prenderanno parte dal salire finalmente sul gradino più alto di tutti. La strada per arrivarci, però, è fatta di tanti sacrifici e altrettanta dedizione, elementi che non sono mancati al Team Aqua, sebbene uno dei suoi giocatore si sia distinto maggiormente rispetto agli altri.
Scopriamo dunque chi ha dimostrato maggiore costanza nel corso della stagione, meritandosi il titolo di MVP del Team Aqua!
Team Aqua, da Bologna a New Orleans: le ultime tappe prima del Mondiale
Nel mese di giugno sono andati in scena due degli eventi che meglio aiutano i giocatori di VGC a delineare il metagame che, con grande probabilità, si rifletterà poi in quello che sarà l’ecosistema del Mondiale. Ad entrambi hanno partecipato delegazioni del Team Aqua e, sempre ad entrambi, i risultati ottenuti dalla compagine livornese hanno dimostrato ancora una volta l’incredibile stato di forma di alcuni dei suoi top player.
Allo Special Event di Bologna i giocatori che meglio hanno performato sono stati Francesco Pio Pero e Francesco Rasini. I due omonimi hanno ottenuto rispettivamente una Top 8 e una Top 32 in un torneo difficilissimo e ricco di insidie in quanto prevalentemente atteso da italiani, che costituiscono una delle tre community più temute a livello mondiale insieme a quella giapponese e americana.
Il primo riproponendo una versione aggiornata del suo ormai signature team con Terapagos, il secondo utilizzando invece una squadra lotta prettamente a trazione offensiva e basata su una core che nel formato con doppio uber sta pagando, ossia Koraidon (Pokémon leggendario di nona generazione, n.d.r.) e Weezing di Galar.
Altri risultati degni di nota sono stati le Top 64 dell’ex Global Exhibition Champion (a tutti gli effetti il Mondiale giocatosi durante il periodo segnato dall’epidemia di Covid-19, n.d.r.) Leonardo Bonanomi, di rientro in un torneo ufficiale dopo la pausa presasi quest’anno, Nicolò Pollato, Roberto Parente e Francesco Pardini. Chiudono infine il torneo in posizioni che assegnano Championship Points anche Davide Fazio con una Top 128 e Flavio Del Pidio con una Top 256.
Per quanto concerne i Campionati Internazionali Nordamericani, il plauso per l’ottima prestazione va per forza di cose allargato a tutti gli italiani che hanno partecipato all’evento. In terra americana, infatti, non solo metà dei giocatori che hanno raggiunto la top cut portavano bandiera italiana, ma il torneo si è addirittura chiuso con una finale che ha visto contrapposti due giocatori tricolori, permettendo così all’Italia di portarsi a casa il primo NAIC della sua storia.
Ancora una volta in tutto questo c’è la firma di Francesco Pio Pero, che ha raggiunto la Top 8 prima di fermarsi sfortunatamente ai quarti di finale contro lo spagnolo Eric Rios e il suo ostico Volcarona, rivelatosi una vera e propria spina nel fianco per il Terapagos del giocatore del Team Aqua.
La festosa città della Louisiana ha portato però fortuna anche a Flavio Del Pidio e Nicolò Pollato, tornati a casa con una Top 128 e un elevato quantitativo di CP, fondamentali in vista della qualifica al Mondiale.
Team Aqua, Francesco Pio Pero è l’MVP della stagione
I numeri non mentono: 2161 CP ottenuti al momento della scrittura di questo articolo, terzo nella classifica globale, oltre a svariate top cut e la finale disputata al Regionale di Stoccarda. Il Team Aqua ha trovato in Francesco Pio Pero un giocatore di incredibile costanza e di indubbia qualità, con margini di miglioramento ancora non del tutto esplorati che potrebbero spingerlo ancora di più nell’élite di questo gioco.
La crescita del ragazzo di Napoli è stata sotto gli occhi di tutti per l’intera durata della stagione, ma la statistica che fa più scalpore è legata ai suoi risultati nelle competizioni internazionali. Cicciot è infatti l’unico player al mondo ad aver raggiunto la top cut in tutti e tre gli internazionali nel 2025 (Top 8 al NAIC, Top 16 all’EUIC e al LAIC, n.d.r.).
Tutto questo è stato facilitato dal ritorno di Flavio Del Pidio nel Team Aqua. Sia chiaro, in nessun caso questa affermazione vuole andare a intaccare i meriti di Francesco per quanto fatto e dimostrato in questa stagione, ma è chiaro che l’ingresso nel team di un giocatore dello spessore di Flavio, con il quale Cicciot condivide non solo una grande amicizia ma anche un’evidente sinergia a livello di pensiero quando si tratta di andare a sviluppare squadre lotta, non ha fatto altro che accelerare questo processo di crescita.
I due hanno infatti più volte proposto composizioni basate sullo stesso game plan, sullo stesso archetipo o addirittura sugli stessi sei Pokémon, a testimonianza di quanto la coppia sia funzionale sia per i successi dei singoli giocatori che per quelli del Team Aqua.
Inoltre, andare a sostituire un campione mondiale del calibro di Eduardo Cuhna non era per niente facile. Flavio Del Pidio ha però saputo non solo fare breccia nei cuori dei tanti appassionati a suon di ottimi risultati, ma è anche stato capace di ritagliarsi un ruolo da mentore per le future generazioni di talenti in casa Team Aqua.
Menzione d’onore infine per Davide Miraglia. Il vincitore del Regionale di Dortmund è un po’ sparito dai radar negli ultimi mesi, ma la spinta che la sua vittoria ha dato al proseguimento della stagione del team livornese si sente ancora oggi. Dopo il Mondiale vinto da Luca Ceribelli, infatti, incominciare la lunga annata competitiva con un altro trionfo italiano è stato fondamentale e ha fin da subito indicato la direzione da seguire per tutti coloro che avevano intenzione di alzare la metaforica asticella.
Se il buongiorno si vede dal mattino, non resta dunque che sperare il finale sia altrettanto luminoso.
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