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Team Aqua, il report dei regionali di Lille e Danzica

Team Aqua, il report dei regionali di Lille e Danzica

Il Team Aqua ha provato a replicare il successo di Dortmund nel corso dei due major tenutisi rispettivamente in Francia e in Polonia.

In seguito alla convincente vittoria fatta registrare da Davide Miraglia in quel di Dortmund, il Team Aqua era chiamato a provare a difendere il buon risultato ottenuto anche nei successivi due grandi appuntamenti europei della stagione competitiva. A metà ottobre, infatti, alcuni dei suoi giocatori sono volati prima in terra francese per il regionale di Lille e poi, a distanza di sole due settimane, in quella polacca per il regionale di Danzica.

Entrambi i tornei, però, si sono rivelati più difficili e ostici del previsto, non solo per via delle tante insidie, frutto di un metagame fortemente influenzato dall’RNG, ma anche e soprattutto per via di nuove composizioni che hanno rubato la scena a quelle che si credeva potessero invece essere le favorite per la vittoria dei due eventi.

Ciononostante, i membri del Team Aqua sono comunque riusciti a ottenere ottimi risultati e piazzamenti di spessore, tra tutti Eduardo Cuhna e Francesco Pio Pero. Il campione del mondo 2022 ha visto la propria cavalcata arrestarsi solo per mano di Nils Dunlop (uscito poi trionfante a Lille, n.d.r.), facendo registrare una preziosissima Top 8 in Francia.

Il vincitore della seconda VR Challenge, invece, oltre a confermarsi in grande spolvero nei tornei online (Top 8 nella Grand Challenge 2, n.d.r.), si dimostra uno dei più in forma anche nelle competizioni in loco, accedendo al Day 2 e ottenendo una solida Top 64 in Polonia.

Importante inoltre sottolineare la vittoria di Davide Fazio al side event (torneo secondario che si tiene parallelamente a quello principale, n.d.r.) del regionale di Danzica. Quest’ultimo, classificatosi 82°esimo al major, ha reso meno amara la mancata Top 64 con una vittoria non scontata nella VG Challenge.

I risultati dei membri del Team Aqua a Lille e Danzica

Come precedentemente accennato, il risultato più importante del Team Aqua al regionale di Lille è stato senza dubbio quello di Eduardo Cuhna. Il portoghese non solo si è presentato con una squadra lotta particolarmente interessante e caratterizzata da una pick “esotica” come Samurott forma Hisui, ma ha dimostrato ancora una volta le sue grandi doti di giocatore in più di un’occasione (vedasi la Bo3 dominata contro Michael Kelsch ad esempio, n.d.r.).

Altro risultato di spessore è quello di Francesco Pardini, che ha chiuso il torneo con una 24° posizione di tutto rispetto. Ciò che ha reso la sua run speciale, però, non è tanto il risultato finale, ma bensì la trovata di team building elaborata grazie a Gianmaria Sorbino (giocatore facente parte della sua community, n.d.r.), che è stata poi largamente ripresa da numerosi giocatori nei tornei successivi.

Questa consiste nel giocare Ursaluna forma Luna Cremisi non con il suo set standard, ossia supportato dall’Assorbisfera e da tanti investimenti in Attacco Speciale per fare molti danni nell’immediato, ma bensì con un set inedito per il formato e facente leva sulla grande bulk del Pokémon.

La versione giocata dai due era infatti caratterizzata dalla presenza del Corpetto Assalto (strumento che permette di aumentare del 50% la Difesa Speciale a scapito dell’utilizzo di mosse di stato, n.d.r.) per rendere l’orso introdotto con il secondo DLC di Scarlatto e Violetto estremamente resistente oltre che pericoloso, e questo anche grazie al supporto di Ninetales forma Alola e del suo Velo Aurora (mossa che riduce del 50% i danni fisici e speciali per cinque turni in caso di neve, n.d.r.).

Menzione d’onore per Milko Mattavelli e Carmine Ragone, con il primo che grazie alla 111°esima posizione è riuscito a garantirsi la Top 128 con una squadra lotta basata sulla core Porygon-Ursaluna e con il secondo che, nonostante una 164°esima posizione, ha giocato una squadra davvero particolare e capace di prendere molti alla sprovvista (me compreso alla VG Cup durante la quale ho avuto il piacere di affrontarlo, n.d.r.) per via del Gas Reagente (abilità che annulla quelle degli altri Pokémon in campo, n.d.r.) di Weezing forma Galar.

Per quanto riguarda il regionale di Danzica, invece, l’esponente che meglio ha performato nella competizione è stato appunto Francesco Pio Pero, il quale ci ha parlato della sua esperienza in un’intervista esclusiva:

“La run mi è piaciuta perché ho giocato una squadra lotta molto simile a quelle che usavo su Spada e Scudo (un Pokémon che setta gli schermi e un altro che fa controllo dei danni fisici e speciali, n.d.r.), quindi il fattore nostalgia ha giocato un ruolo importante e mi ha permesso di entrare fin da subito in confidenza con essa.

Durante il Day 1 ci sono stati dei round nei quali sono stato un po’ sfortunato (uno in particolare, n.d.r.), anche per via del fatto che una squadra come questa, che vuole stare molti turni in campo, ha più probabilità di essere soggetta all’RNG. Nonostante ciò, però, sono comunque riuscito a raggiungere il Day 2 dopo essermi assestato sul 3-2 al quinto round, vincendo poi tutte le successive partite giocate seppur con un po’ di pressione.

La mia run si è fermata alla win and in per raggiungere la Top Cut, quindi il bello è stato potersi godere il torneo fino all’ultimo round della fase a gironi (Francesco ha chiuso la sua run sul 7-3, n.d.r.). Per quanta riguarda la squadra nello specifico, invece, sono stato ispirato da un avversario contro cui ho giocato online e che usava proprio questi sei Pokémon (Grimmsnarl, Volcarona, Annihilape, Ursaluna forma Luna Cremisi, Dragonite e Archaludon, n.d.r.).

Grimmsnarl mi ha permesso, oltre a darmi accesso a Schermoluce e Riflesso (mosse che riducono i danni speciali e fisici del 50% per cinque turni, n.d.r.), di fare speed control con Tuononda (mossa che paralizza l’avversario e riduce la sua velocità del 50%, n.d.r.). Poter paralizzare i Pokémon nemici (un Pokémon paralizzato ha il 25% di probabilità di non poter eseguire la mossa ogni turno, n.d.r.) è fondamentale perché bilancia l’RNG che puoi subire stando tanti turni in campo, facendo sottostare anche l’avversario al gioco delle percentuali.

Il motivo per cui ho preferito il Pokémon di ottava generazione al più giocato Ninetales forma Alola, che con Ventogelato (mossa che riduce la velocità di entrambi gli avversari, n.d.r.) mi permetteva sì di fare speed control, ma non di usufruire del vantaggio dato da una condizione di stato irremovibile, è dunque principalmente questo.

Un’altra scelta peculiare è stata quella di optare per un Archaludon con Volontà di Ferro (abilità che permette agli attacchi del Pokémon di non venire reindirizzati, n.d.r.), la quale mi ha spianato la strada contro tutte quelle squadre che ruotavano attorno a un redirector più un setupper e mi ha permesso di avere per la maggior parte delle volte dei match-up a mio favore.

Anche Dragonite aveva una tech particolare, ossia Salvaguardia (mossa che protegge la propria squadra dalle mosse di stato per cinque turni, n.d.r.). Questa trovata mi ha permesso di stare tranquillo davanti ai Dondozo giocati con Sbadiglio (mossa che fa addormentare l’avversario in due turni, n.d.r.) e Abisso (mossa che ha il 30% di probabilità di mandare KO l’avversario se non è di tipo Volante, n.d.r.).

Il che mi ha consentito non solo di poterli danneggiare senza venire danneggiato a mia volta dalle loro mosse più pericolose, ma di rimanere in campo con i miei setupper senza doverli ritirare per evitare che si addormentassero (Sbadiglio assopisce il primo turno e addormenta il secondo se il bersaglio rimane in campo, n.d.r.). Allo stesso tempo mi proteggeva dalla solita Spora di Amoonguss, un dettaglio mai da dare per scontato.

Ironico è comunque il fatto che la partita decisiva l’ho persa contro Mattie Morgan (giocatore di lunga data battuto da Davide Miraglia in finale a Dortmund, n.d.r.), che usava una squadra lotta basata proprio sul Dondozo annoyer, che io stesso ho contribuito a rendere diffuso essendo stato il primo a giocarlo in Regulation H.

Alla fine non c’è rammarico però. Le partite contro grandi giocatori spesso si decidono su un 50 e 50, a volte la scelta giusta la fai tu mentre a volte la fanno gli avversari e questa volta ha avuto ragione lui. Detto questo, nel complesso sono soddisfatto di come ho giocato nel corso del torneo e credo di aver offerto comunque un’ottima prestazione.

Mi spiace solo di aver deluso gli altri ragazzi del Team Aqua che stavano facendo il tifo per me al momento della win and in, ma spero di rifarmi nei prossimi tornei, magari già dal LAIC (Latin American International Championship, n.d.r.).”

Oltre all’80°esima posizione di Davide Miraglia, tornato in azione dopo la qualificazione al Mondiale ottenuta a Dortmund, e all’82°esima posizione di Davide Fazio, l’altra grande notizia del torneo è la firma di Nicolò Pollato con il Team Aqua. Giocatore ormai affermato e da sempre vicino alla compagine del presidente Angelo Perazza, quest’ultimo ha condito il debutto indossando la nuova maglia a tinte blu con una 120°esima posizione che gli è valsa l’ingresso nella Top 128.

Davide Fazio porta a casa una vittoria per il Team Aqua

Al termine dell’ultimo major giocatosi il 2 e 3 Novembre a Danzica, noi di The Shield Of Sports siamo riusciti a fare due chiacchere anche con Davide Fazio, il quale ci ha raccontato della vittoria ottenuta nella VG Challenge che ha permesso al Team Aqua di non tornarsene a casa a mani vuote. Queste le sue parole:

“Dopo non aver performato come avrei voluto nel corso dell’evento principale, ho deciso di darmi da fare e provare a vincere il side event con gli sei stessi Pokémon che avevo usato nel main event.

La squadra era composta dalla core Dragonite-Sneasler, supportata da Magmar come redirector (il Pokémon che funge da catalizzatore dei danni avversari, n.d.r.), Ninetales forma Alola per dare fastidio con Ripeti (mossa che obbliga il bersaglio a ripetere per tre turni l’ultima mossa usata, n.d.r.), Kingambit come setupper (il Pokémon che mette pressione all’avversario aumentandosi una statistica di base, n.d.r.) e infine Basculegion come sweeper (il Pokémon che prende le kill una volta che la metaforica tavola è stata imbandita, n.d.r.).

La squadra è una rivisitazione di quella che Edu ha portato a Lille, con la sostituzione di Samurott forma Hisui e Gholdengo in favore di Kingambit con la Visierantisabbia (strumento che rende il Pokémon immune alle mosse basate su polvere e spore, n.d.r.) e Basculegion per gestire meglio il match-up contro Incineroar e Amoonguss.

Fortunatamente in questo caso la squadra ha reso come mi aspettavo, sebbene ci tenga a dire che il livello si sia alzato anche negli eventi secondari. Molti giocatori con ottime qualità non riescono a qualificarsi al Day 2 e questo fa sì che tu li possa ritrovare in questo tipo di competizioni, aumentando di fatto la loro difficoltà e rendendo non scontate determinate vittorie che prima invece lo erano.

I miei incontri in Top 4 e in Finale, infatti, non sono stati per niente semplici. Oltre ad aver trovato due match-up a sfavore per via della presenza di Clefable, che la mia squadra soffriva abbastanza, ho dovuto faticare per portarmi a casa la vittoria.

La squadra però era comunque forte e, complici qualche mia buona lettura di quello che gli avversari avrebbero fatto e il sostegno di Carmine, che stava seguendo le partite, sono riuscito a ottenere il risultato sperato.”

Appuntamento dunque al prossimo evento, ossia il Latin American International Championship, che si terrà a partire dalla giornata di oggi all’Expo Center Norte di San Paolo, in Brasile. Il primo Internazionale della stagione si prospetta uno di quegli appuntamenti da non perdere e uno snodo cruciale per il proseguimento della stagione dei membri del Team Aqua che vi parteciperanno.

 

 

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