Toto Wolff ha dichiarato che 15 persone ed una fabbrica vuota non aiuteranno Red Bull a sviluppare un motore performante in Formula 1.
Le dichiarazioni di Toto Wolff
Con l’annuncio dell’apertura della Red Bull Powertrains, la scuderia di Milton-Keynes precedentemente nota come Jaguar si sta assicurando il futuro almeno fino al 2025, dato il fatto che i motori dal prossimo anno saranno congelati.
Nelle ultime settimane è emerso che la Red Bull avrebbe approcciato circa 100 membri della Mercedes per entrare nel suo organico e sviluppare la sua Power Unit; ma questo non sembra preoccupare Toto Wolff, che in un’intervista ha analizzato tutto il lavoro svolto fino ad oggi da Mercedes.
Il manager austriaco ha dichiarato: “A Brixworth lavorano circa 900 persone, Red Bull ne ha approcciate 100 e prese 10/15, quasi tutti operai e non ingegneri o telemetristi. Se è vero che per costruire una fabbrica da 0 devo puntare prima sulla manodopera, non posso considerare Red Bull un serio contendente perché ha assunto una dozzina di tecnici; hanno le risorse, nessun dubbio, ma sia noi che Ferrari che Renault siamo nella Formula 1 da molto tempo ed abbiamo costruito delle strutture molto radicate.
Toto Wolff ha continuato dicendo: “Non credo che 15 persone ed una fabbrica vuota lo metta in luce per diventare la forza più competitiva nel Campionato fino al 2025; detto questo, non posso nascondere un po’ di preoccupazione perché hanno il potere finanziario per poterlo fare ma se abbiamo capito qualcosa è che in Formula 1 ti serve tempo per costruire qualcosa di così grosso.”
Riguardo alla situazione che vede i tecnici emigrare in Red Bull mentre alcuni sono rimasti in Mercedes nonostante la possibilità di guadagnare di più, Toto Wolff ha aggiunto: “E’ bello vedere persone leali che non si fanno incantare dai soldi, fortunatamente sono molto di più i primi. Peccato che molte persone hanno deciso di saltare la barricata, alla fine mettevano numeri a caso sugli assegni mensili e non ci hanno pensato due volte; quelli che sono rimasti hanno capito che la nostra fabbrica è un buon posto per lavorare dove si può crescere tantissimo a livello professionale e tutto questo mi rende profondamente orgoglioso.”