Agli US Open 2021 Daniil Medvedev frantuma il sogno Grande Slam di Novak Djokovic dominando la finale in tre set e vincendo il primo Major in carriera. Ci pensa il pubblico dell’Arthur Ashe Stadium a rimettere insieme il numero 1 al mondo che non riesce a trattenere le lacrime per la commozione.
Da un lato del campo c’era un nervosissimo serbo, che ora resta a quota 20 Slam come Federer e Nadal, dall’altro invece un impressionante Daniil Medvedev, che ora diventa il terzo giocatore russo di sempre a vincere uno Slam. A un passo dal più grande traguardo nel tennis professionistico, Novak Djokovic è stato così fermato da un Daniil Medvedev spietatamente efficace al servizio, ma anche da una grande tensione che non gli ha permesso di esprimersi al meglio delle sue possibilità.
Agli US Open 2021 Djokovic perde la “head”
Gli US Open 2021 vedono un’ incredibile prestazione da parte del russo su ogni aspetto, rendendo inoffensiva una delle migliori ribattute della storia del tennis, quella di Djokovic, incapace di leggere le direzioni di battuta di Medvedev, e forse impreparato a essere sommerso di servizi vincenti in un match come questo. Il russo ha ottenuto quattro punti su cinque quando ha messo la prima di servizio (il 58% delle volte), e ha fatto registrare un 41% di servizio non risposti, contro il 25% del suo avversario.
Per il serbo la musica non cambia nemmeno da fondocampo tanto da dover ricorrere a qualche invenzione sotto rete: Djokovic non riesce quasi mai a trovare il ritmo dei giorni migliori, scontrandosi con la regolarità di Medvedev che lo batte nettamente nella battaglia sugli scambi lunghi. Si pensava che il nervosismo all’inizio del match da parte del serbo fosse immaginabile e che di lì a poco si sarebbe disciolto sotto il ferreo controllo da parte dello stesso tennista ma così non accade.
L’Arthur Ashe gioca con Novak agli US Open 2021
In questa finale degli US Open 2021 Medvedev è implacabile, va avanti imperterrito. Infligge punti su punti. Poi il pubblico diventa un fattore rilevante, sostenendo come non aveva mai fatto il n.1 del mondo. L’Arthur Ashe vuole vedere una partita più lunga, vuole il Grande Slam, e per la prima volta nel match Medvedev sente la pressione. Quando serve sul 5-2 il russo arriva a match point, ma commette doppio fallo servendo la seconda come la prima; poi ne commette un altro e cede il servizio.
Flushing Meadows è in fibrillazione. Sul 5-4 il giudice di sedia Dumusois quasi prova a tenere una parvenza di “silenzio”, ma è impossibile. Nole, solitamente avversato da tutto il pubblico stavolta è travolto da un’onda di tifo, affetto, applausi. Tutti i 20mila dell’Arthur Ashe vorrebbero vederlo entrare nella leggenda. E così, Nole, è sopraffatto dall’emozione tanto da piangere nell’ultimo cambio campo. Una sconfitta tanto epica da cambiare, probabilmente, la percezione che la gente ha sempre avuto di Djokovic. Medvedev non si lascia distrarre e va fino in fondo per terminare quanto brillantemente iniziato.
Agli US Open 2021 finalmente gli applausi sono per Novak
Con questi US Open 2021 si avrà forse un’immagine diversa di quello che era visto come un campione spietato divoratore di ogni bipede con in mano una racchetta. Costui, che ha dato tanti dolori a Roger Federer e Rafa Nadal ora è vinto, in lacrime. E finalmente gli applausi sono per lui che mentre sollevava trofei era spesso fischiato.
Nole tira su col naso: “Prima di tutto faccio i complimenti a Daniil. Se qualcuno meritava uno Slam quello eri tu. Spero avrai tanti altri successi come questo. Anche se non ho vinto, il mio cuore è pieno di gioia perché mi avete fatto sentire speciale su un campo da tennis. Avete toccato il mio animo, grazie per avermi incoraggiato”.